Gabriele Turola – Mappe di viaggi dipinti

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA BIASUTTI & BIASUTTI
Via Alfonso Bonafous 7L, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10-12.30 – 15.30-19.30 chiuso domenica e lunedì

Vernissage
18/05/2017

ore 18

Artisti
Gabriele Turola
Generi
arte contemporanea, personale

La Galleria Biasutti & Biasutti presenta una mostra personale di Gabriele Turola, dal titolo Mappe di viaggi dipinti.

Comunicato stampa

La Galleria Biasutti & Biasutti presenta una mostra personale di Gabriele Turola, dal titolo Mappe di viaggi dipinti. Artista visionario, elabora una serie di lavori che rappresentano il mistero dell’uomo attraverso favole, miti, leggende e sogni. Turola, ferrarese di nascita, si è formato nei musei della sua città, e attraverso il padre gallerista, ha avuto modo negli anni Sessanta di conoscere De Chirico, le attività pittoriche di Filippo De Pisis, e di Achille Funi. Proprio da quest’ultimo ha capito l’importanza del disegno, facendo suo il concetto che una linea definita da due punti, un tratto fermo e pulito, possono caratterizzare un’arte finita, piena, contrapposta ad un infinito, cioè un senso di vuoto, nemico dell’arte. Dunque la follia, il sogno, il disegno e non ultimo il colore si ritrovano nelle tele di Turola, invenzioni luminose, dettate da una logica rigorosissima. La visionarietà di queste opere si traduce nei mille personaggi che le ambientano: l’elegante brocca che versa l’acqua dalle nuvole come il tè da una teiera, o il mago che passeggia tenendo il sole al guinzaglio come un cagnolino, o le forbici dal volto di donna incedono innamorate verso il vaso dal volto di uomo, cronache dal Paese delle Meraviglie, mappe di viaggi in cui il mondo animale, vegetale e minerale si compenetrano in una pacifica metamorfosi.

Gabriele Turola nasce a Ferrara nel 1945, dove vive e lavora, di formazione classica, frequenta l’Istituto d’Arte “Dosso Dossi”; dalla metà degli anni ’60 ha abitato in montagna, vivendo un rapporto ancestrale con la Natura, percependone la sua spiritualità e la forza magica. Rientrato a Ferrara ha iniziato a rappresentare l’esistenza umana attraverso miti e favole tradotti in colori accesi. Nel 1992 ha pubblicato il libro di poesie: La voce delle cose. Dal 1993 ha iniziato ad esporre in diverse gallerie e fiere italiane e mostre pubbliche.