Diana Baldon torna dalla Svezia e diventa direttore Fondazione Fotografia Modena
Competizioni tutte al femminile tra le istituzioni culturali modenesi. Mentre è ancora aperto il bando di selezione per il direttore del Polo per l’immagine contemporanea, arriva una nomina a sorpresa. Un nome che era già apparso altrove…
Padovana, 43 anni, una laurea in Arti Visive al Dams di Bologna con una tesi sul Musée d’Art Moderne et Contemporain di Ginevra e un curriculum internazionale che le è valso una nuova nomina, stavolta in Italia: Diana Baldon, già direttrice del Malmö Konsthall in Svezia, va a dirigere la Fondazione Fotografia Modena, come deciso dal Consiglio di Amministrazione della prestigiosa istituzione emiliana. Baldon arriva in sostituzione di Filippo Maggia, che lascia l’incarico per motivi personali ma che continuerà a guidare il Master di Alta Formazione sull’immagine contemporanea.
Prima del biennio a Malmö (2014-16) la neo direttrice aveva lavorato per due anni al MAMCO di Ginevra, nel 2004 era tata nominata direttrice della Max Wigram Gallery di Londra, per trasferirsi tre anni dopo a Vienna dove assumeva l’incarico di curatrice e docente universitaria all’Academy of Fine Arts. Nel 2012, infine, un altro ruolo di responsabilità, con la direzione della Swedish Contemporary Art Foundation di Stoccolma.
Un rientro a casa, dunque, con un bagaglio importante di esperienze e incarichi, come non ha mancato di sottolineare il Presidente della Fondazione, Paolo Cavicchioli: “L’indicazione di Diana Baldon come nuova direttrice di Fondazione Fotografia Modena è all’altezza delle ambizioni di un ente che in questi anni è riuscito a conquistarsi un posto di assoluto rilievo nel panorama culturale italiano. Il profilo di Diana Baldon, unito alla sua esperienza internazionale come manager e curatrice di importanti istituzioni culturali, è la migliore garanzia di sviluppo del progetto di Fondazione Fotografia Modena”.
UNA DOPPIA CORSA
E non sfugge, tra i ringraziamenti di rito e i buoni auspici per gli impegni futuri, la piccola anomalia che vede la Baldon presente su due tavoli contemporaneamente: il suo nome, insieme a quelli di Maria Chiara Bertola, Caterina Riva e Ilaria Bonacossa compariva già nella short list tutta al femminile in gara per il posto di direttore del Polo per l’immagine contemporanea di Modena, ribattezzato “Fondazione Modena per le arti visive”. Sono infatti queste quattro professioniste ad avere superato la pre-selezione, spuntandola su 55 candidature. A questo punto, dopo la recente rinuncia di Bonacossa, che era stata nel frattempo nominata direttrice di Artissima, si presume che resteranno in gara solo Riva e Bertola.
Tanto più che, come già dichiarato nelle comunicazioni ufficiali, il primo impegno che il Cda ha individuato per la Baldon riguarda proprio i rapporti con la costituenda “Fondazione Modena Arti Visive”, di cui la Fondazione Modena farà parte insieme alla Galleria Civica e Museo della Figurina, secondo quanto stabilito dall’accordo tra Comune e Fondazione Cassa di risparmio di Modena. Occorrerà cioè sedersi ai tavoli tecnici e iniziare un percorso fortemente condiviso: il nuovo soggetto a tre teste dovrà infatti procedere in senso organico, armonico e coeso, per stilare programmazioni congiunte a partire dalla stagione 2018.
Dunque, per Diana Baldon, che era in attesa del responso, o si ferma la corsa per la direzione del nuovo Polo oppure si configura una nomina a sorpresa, con l’ente fotografico che avrebbe di fatto anticipato la scelta della Fondazione per le arti visive. Il destino comunque, evidentemente, la voleva in quel di Modena. Dal 1 giugno sarà effettivamente a capo di uno dei maggiori centri italiani per la formazione e la valorizzazione nel campo della fotografia.
– Helga Marsala
http://www.fondazionefotografia.org
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