Reverie – Tempo zero
Nell’ambito della prossima mostra di Alessandro Verdi, CYAN , che avrà luogo alla Fondazione Mudima di Milano dal 4 maggio 2017, la giovane artista Reverie interverrà con una performance di introspezione poetica di dedica ad Alessandro Verdi, ponendo in dialogo le sue opere con il pubblico.
Comunicato stampa
Nell’ambito della prossima mostra di Alessandro Verdi, CYAN , che avrà luogo alla Fondazione Mudima di Milano dal 4 maggio 2017, la giovane artista Reverie interverrà con una performance di introspezione poetica di dedica ad Alessandro Verdi, ponendo in dialogo le sue opere con il pubblico.
La Fondazione Mudima, spazio storico delle neoavanguardie della seconda metà del XX secolo come
Fluxus, è il contenitore ideale per una giovane forma di esperienza artistica.
Il 23, 24 e 25 maggio infatti, nell’orario di apertura della mostra (11-13 e 15-19), Reverie presenterà
per la prima volta al pubblico un suo lavoro, dopo diverse sperimentazioni private e in parallelo alle
sue azioni poetiche virtuali.
Sarà una performance silenziosa ma allo stesso tempo provocatoria; invisibile, “inattiva” ma insieme
“reattiva”, una “violazione” pacifica e creativa dello spazio vitale dei visitatori così come le opere di
Verdi colpiscono la sensibilità degli animi.
Questo primo progetto pubblico si rivelerà alla fine un’azione poetica “rumorosa” e visibilissima.
In base alla sua personale ricerca, l’azione pensata per Verdi alla Fondazione Mudima si svolgerà su
tre piani: duplice dialogo-dedica tra le opere dell’artista e il pubblico, citazioni di happening storici,
trasposizione del reale nel virtuale.
La performer si porrà in una fase di osservazione, di rievocazione e nascita in contatto col pubblico.
Utilizzerà il silenzio come elemento chiave per “instaurare un contatto con ciò che viene rappresentato”
e l’animo del visitatore, questo non-suono specifico sarà eco profondissima di una lontana citazione
(4’33” di John Cage), per stimolare il pubblico ad avvicinarsi con tutti i sensi alle opere di Verdi.
Reverie non sarà una guida convenzionale, piuttosto un tramite insolito che richiamerà la concentrazione
sulle opere per una diversa percezione della contingenza dell’arte, della vita e del tempo presente.
Ai visitatori sarà fornito un testo scritto da Reverie con uno specifico invito a registrare liberamente
la propria visione della mostra e della performance, con immagini, video e pensieri da condividere
con lei tramite i social (#tempozeroreverie) o e-mail ([email protected]).
Questo materiale sarà rielaborato successivamente dalla giovane performer insieme alla documentazione
ufficiale e alle sue elaborazioni per la creazione di una successiva opera di sintesi.
Reverie
In passato, il nome anagrafico Reverie è stato frainteso come pseudonimo o nickname.
Per la sua prima performance pubblica, ha ufficialmente scelto di utilizzare Reverie come nome d’arte.
È una giovane artista visiva ed eclettica performer. Dedica all’Arte ogni suo momento, azione e ogni rosa
della sua vita. Toscana di origine, residente a Vinci, vive e lavora a Milano.
Collabora anche a progetti di altri artisti perché interessata a interpretare il punto di vista altrui attraverso
le più diverse forme d’espressione.
Ha sviluppato una sua originale forma di azioni poetiche virtuali (www.artmoodon.com) e ha iniziato
ad approfondire un suo linguaggio intimo e di ricerca con opere video, fotografia e oggetti dell’effimero.
In linea con quest'ultimo personale percorso, elabora progetti di performance per studiare l’interazione
fra pubblico e opere, tra reale e virtuale.
“Tempo zero” presso la Fondazione Mudima sarà esperimento artistico ed esercizio non solo di osservazione
del e per il pubblico, ma anche di ricerca e formazione del sé.