Riecco Federculture: appello al Governo da parte del mondo della cultura e dello spettacolo, a Roma ci sono pure FAI e ANCI

Riconsegnare alla cultura una nuova centralità nelle strategie per lo sviluppo del Paese, intervenendo sull’attuale quadro normativo con una serie di riforme, senza costi aggiuntivi, a favore del settore. Parole lette ed udite tante volte, anche nel recente passato: e che ora tornano d’attualità, visto che i giocatori in campo sono cambiati, e la partita ricomincia. “Investire in beni e servizi culturali e nella difesa del paesaggio significa affrontare le emergenze dell’attuale fase politico-sociale producendo benessere e ricchezza economica, oltre che sviluppando saperi, innovazione, processi di inclusione sociale”.
A pronunciarle è l’indomita Federculture, che per dare loro più forza convoca a Roma altri soggetti ad arricchire la squadra: per un appello al Governo da parte del mondo della cultura e dello spettacolo, per suggerire le riforme indispensabili per valorizzare un settore vitale e favorire la ripresa. Speakers nella nuova crociata, nella Sala Auditorium del Palazzo delle Esposizioni, il Presidente di Federculture Roberto Grossi, il Presidente del FAI Ilaria Borletti Buitoni, il Responsabile Nazionale Cultura ANCI Andrea Ranieri. Certo, benissimo per i temi e ottima l’attitudine a sollecitare questo governo e in particolare il dicastero del non arzillissimo Ornaghi, ma la domanda sui compagni di strada a Federculture la dobbiamo fare: siamo sicuri che sia ancora tempo di affiancarsi a FAI o ANCI? Ci manca solo Italia Nostra. E magari il Codacons, quello che per qualche cavillo sta facendo saltare il restauro del Colosseo…

Mercoledì 8 febbraio 2012 – ore 11.00
Via Milano 9 A – Roma
www.federculture.it