Maria Mulas – Obiettivo Milano
Uno spaccato di storia milanese dagli anni Settanta ad oggi in un racconto fatto di personaggi, volti ed espressioni.
Comunicato stampa
Dal 1° giugno al 6 settembre 2017, le sale espositive di via Sant’Andrea 6 di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine ospitano la mostra promossa da Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici e organizzata in collaborazione con l’associazione Memoria & Progetto, “OBIETTIVO MILANO. 200 fotoritratti dall’archivio di MARIA MULAS”, a cura di Maria Canella e Andrea Tomasetig con Antonella Scaramuzzino e Clara Melchiorre.
L’esposizione si inserisce nel palinsesto della Milano Photo Week in programma dal 5 all’11 giugno: una settimana di mostre, incontri, visite guidate, laboratori, progetti editoriali, opening o finissage, proiezioni urbane dedicati alla fotografia.
Maria Mulas è una tra le più importanti fotografe italiane riconosciuta a livello internazionale che con la sua macchina fotografica ha saputo immortalare il mondo, dalle architetture ai personaggi dell’entourage artistico e culturale. Schiettezza, empatia e verità del soggetto sono i ‘cardini’ su cui si muove la sua ricerca e ampiamente illustrati nella selezione dei 200 ritratti in mostra a Palazzo Morando.
Fil rouge dell’esposizione è Milano, la sua intensa storia culturale, la continua trasformazione che si traduce nell’essere costantemente al passo con i tempi: Milano è uno specchio che riflette le tendenze internazionali in ogni ambito della società, dell’innovazione, della ricerca. Maria Mulas descrive con naturalezza ed empatia i diversi volti di Milano a cui è particolarmente legata, catturando i ritratti di artisti, galleristi, critici, designer, architetti, stilisti, scrittori, editori, giornalisti, registi, attori, intellettuali, imprenditori e amici che con questa città hanno intessuto un particolare rapporto.
Fra le numerose personalità italiane e internazionali immortalate da Maria Mulas si annoverano per il mondo dell’arte Marina Abramovic, Salvatore Ala, Louise Bourgeois, Alik Cavaliere, Jonh Cage, Christo, Francesco Clemente, Philippe Daverio, Gillo Dorfles, Gilbert & George, Keith Haring, Alexander Iolas, Anish Kapoor, Jannis Kounellis, Mario Merz, Gina Pane, Andy Warhol, accanto a protagonisti indiscussi dell’architettura e del design quali Gae Aulenti, Mario Botta, Achille Castiglioni, Bruno Munari e Giò Ponti. Nella teoria di personaggi non mancano i rappresentanti della moda fra cui Giorgio Armani, Gianni Versace, Miuccia Prada e dello spettacolo come Valentina Cortese, Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Liz Taylor, Ornella Vanoni. Un’attenzione particolare è inoltre dedicata all’ambito della scrittura e dell’editoria con Rosellina Archinto, Natalia Aspesi, Jorge Luis Borges, Umberto Eco, Inge Feltrinelli, Lawrence Ferlinghetti, Dario Fo, Gunter Grass, Allen Ginsberg, Nanda Pivano, Andrej Voznesenskij e molti altri.
Sette sezioni scandiscono il percorso espositivo della mostra: la prima, “Coda rossa” con macchina fotografica, accoglie autoritratti e fotografie scattate all’artista dai fratelli Ugo e Mario Mulas e dal pittore e scrittore Emilio Tadini; seguono nelle sale successive i fotoritratti di Amici artisti, La città del design, Il mondo della moda, Le arti dello spettacolo, I borghesi sono gli altri e Scrittori, giornalisti, editori.
Completano la rassegna fotografica disegni, dediche, cartoline, scritti e documenti che testimoniano i profondi legami intessuti da Maria Mulas con le personalità da lei ritratte.
Che si tratti di ritratti posati o di scatti rubati, nelle fotografie di Maria Mulas si legge una spiccata inclinazione a coltivare relazioni e incontri, una complicità con il soggetto che trapela dalle immagini. Nelle opere emerge l’abilità nel cogliere la naturalezza o l’artificiosità, le espressioni, gli atteggiamenti, le abitudini, i caratteri, gli stili di vita, in un continuo dialogo tra quotidianità ed eccezionalità, tra realismo e ironia.
Il progetto di allestimento è a cura di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio nell'ambito di una sponsorizzazione tecnica della mostra da parte di Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.
La mostra è realizzata con il sostegno di
Archivio Maria Mulas - Libreria Galleria Andrea Tomasetig - Fpe d'Officina.