Sabrina Bosshard / Stefanie Kägi – Interweavement
Prima esposizione al primo piano della ex Villa Igea, villetta che fronteggia piazza Pedrazzini e che accoglierà fin d’ora tante proposte artistiche.
Comunicato stampa
INTERWEAVEMENT
Sabrina Bosshard e Stefanie Kägi
opening: sabato 3 giugno dalle ore 18
Primo piano di Villa Igea
Spazio ELLE
piazza Pedrazzini 12, Locarno
in collaborazione con Sasso Residency, Vairano
parte del progetto
Grand Tour – Le acque dell'ovest
supportato da Pro Helvetia
Dopo tante riunioni e tanto lavoro finalmente sta aprendo le sue porte lo Spazio ELLE, l'edificio presso la ex Casa d'Italia di Locarno che ospiterà attività culturali realizzate da tante associazioni, tramite la mediazione del Forum socio-culturale del Locarnese.
Sabato 3 giugno alle ore 18 si aprirà la prima esposizione al primo piano della ex Villa Igea, villetta che fronteggia piazza Pedrazzini e che accoglierà fin d'ora tante proposte artistiche. Esse avverranno sovente in collaborazione con altre realtà - come in questo caso la rada, spazio per l'arte contemporanea di Locarno, e Sasso Residency, Vairano.
L'esposizione si intitola INTERWEAVEMENT ed è realizzata da Sabrina Bosshard e Stefanie Kägi, due giovani artiste svizzere operanti anche a Berlino.
Esse posseggono una formazione in arti visive e moda e collaborano dal 2015, oltre a condurre progetti individuali.
Il collettivo artistico Kägi-Bosshard lavora sull'interfaccia tra belle arti e arte applicata.
Esso investiga su processi che intrecciano pratiche digitali ed analogiche e sulle loro connessioni con materiali sintetici e naturali, focalizzandosi su oggetti prodotti dal tocco manuale o tramite una macchina, e sulla loro richiesta divergente nel corso del tempo.
Nel mese trascorso a Sasso Residency a Vairano, Kägi-Bosshard stanno sviluppando un progetto che riguarda tradizione locale e tecniche artigianali.
Interweavement segna un tentativo di reagire e ridefinire le sfaccettature geografiche ed etniche in questa regione specifica.
Il progetto attuale fa riferimento alla tradizione antica dell'intrecciatura della paglia, portata in Valle Onsernone da mercenari svizzeri nel sedicesimo secolo, che rese la regione un importante luogo di manifattura di prodotti in paglia.
Sostituendo la fibra originale naturale con filo sintetico, si focalizzano sul processo e sulla tecnica di piega delle trecce in paglia, trasformandole in oggetti tridimensionali.
Cambiando i rapporti di scala e traslando la procedura tecnica dal suo contesto,
Interweavement permette di visualizzare il gesto artigianale in forma di installazione spaziale.
L'esposizione fa parte del progetto binazionale Grand Tour – Le acque dell'ovest, che si svolge da luglio 2016 lungo le sponde del Verbano ed è supportato da Pro Helvetia.