Rino Crivelli – Segni e colori
La mostra, promossa da ARSin, comprende una quarantina di opere, tra cui un’antologia di disegni tratti da Speriamo almeno che Alice non dica okay (pubblicato da Scheiwiller), uno dei vertici del lavoro dell’artista.
Comunicato stampa
La mostra, promossa da ARSin, comprende una quarantina di opere, tra cui un’antologia di disegni tratti da Speriamo almeno che Alice non dica okay (pubblicato da Scheiwiller), uno dei vertici del lavoro dell’artista.
Protagonista appartato dell’astrattismo milanese di fine Novecento, Rino Crivelli è stato pittore e scultore, ma forse mai come nel disegno ha saputo esprimere quella che chiamava “la sovranità della linea”, la “tendenza della linea a costituirsi come diario ininterrotto”. Come ha scritto Elena Pontiggia “La sua linea non è mai un gioco formale. È un racconto, un apologo, un insegnamento. Con divertito disincanto Crivelli disegna cosa ha capito della vita (lui, a cui la vita non aveva risparmiato le esperienze più drammatiche). La sua ironia confina però col lirismo, con una levità sorridente e volatile”.
Sono esposti in mostra inoltre una serie di quadri, tra le sue opere più significative degli anni Cinquanta e Sessanta.
La mostra rimarrà aperta fino al 30 giugno 2017. Orari: 10.00 - 23.00
Rino Crivelli nasce a Milano nel 1924. Nel 1945, compiuti gli studi classici e conseguita la laurea in ingegneria, si dedica alla pittura. Dagli anni ottanta si concentra sulla scultura. Nascono così sagome ad altezza naturale che chiama il “popolo del legno”. L’artista scompare a Milano nel luglio 2013. Speriamo che Alice non dica okay; Storia del rapanello canterino; Cento schede, sono i libri pubblicati da Rino Crivelli con Scheiwiller, casa editrice di grande raffinatezza che ha fatto la storia dell’editoria italiana di qualità.