Rosso Guttuso. Opere1934-1984
Rosso Guttuso presenta una selezione di lavori del pittore neorealista nato a Bagheria nel 1911 e morto a Roma nel 1987, tracciando un duplice percorso che è, allo stesso tempo, cronologico e tematico. In mostra, infatti, saranno esposte opere che vanno dal 1934 fino al 1984. Il testo critico è di Giorgio Agnisola.
Comunicato stampa
In occasione del suo nono anniversario di nascita, la Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte di Catania (S.G.La Punta), istituzione attiva nella valorizzazione dei quattro fondi patrimoniali di cui dispone (il parco; la sezione di opere d’arte moderna e contemporanea; la collezione di abiti d’epoca e di libri antichi) e nella promozione artistica attraverso l’organizzazione di attività ed eventi culturali, è lieta di annunciare un’importante mostra dedicata al grande maestro siciliano Renato Guttuso.
La mostra, pensata insieme alla Galleria De Bonis di Reggio Emilia che da molti anni si occupa della divulgazione delle ricerche e delle opere degli artisti del novecento italiano e in particolare delle opere di Renato Guttuso, sarà in permanenza negli spazi della Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte dal 19 giugno al 5 novembre 2017.
Rosso Guttuso presenta una selezione di lavori del pittore neorealista nato a Bagheria nel 1911 e morto a Roma nel 1987, tracciando un duplice percorso che è, allo stesso tempo, cronologico e tematico. In mostra, infatti, saranno esposte opere che vanno dal 1934 fino al 1984. Il testo critico è di Giorgio Agnisola.
Il rosso così com’è declinato all’interno delle opere di Renato Guttuso diventa sinonimo di sofferenza, passione, pietà, violenza, lotta, speranza, in altre parole, simbolo di vita attiva e partecipata, di vita sentita e vissuta, di vita umana ed in quanto tale debole e forte, buona e cattiva, reale e sognata.
Gli olii su tela che ritraggono figure umane in interni domestici (un suo topos stilistico), nature morte, processioni di martiri e un carrettiere a riposo, dialogano con le chine su carta in cui quelli che appaiono abbozzi e appunti presentano già la consistenza del lavoro finito. Ad esempio, gli “studi per la crocefissione” presenti in mostra, sebbene siano solo una parte del lavoro completo, hanno in se stessi una forza e una personalità che pochi artisti, come Guttuso, sono in grado di creare con il solo gesto della propria mano.
“Dentro ma anche al di là del segno - scrive Giorgio Agnisola - il colore rosso riflette un condizione d’anima, una passione immanente e trascesa, che apre al pulsare sanguigno dello sguardo, ma anche al vibrare sotteso della memoria, alla dolcezza e al sogno della vita trasfigurata dagli ideali”.
Rosso Guttuso sarà visitabile su prenotazione da giugno a novembre, attraverso dei percorsi in visita guidata e dei laboratori didattici creati ad hoc per la mostra e suddivisi per tipologia di pubblico e di interessi, volti ad avvicinare sempre di più il grande pubblico al linguaggio dell’arte moderna e contemporanea, coerentemente con la mission dell’istituzione presieduta da Alfredo La Malfa.