Matteo Montani – The Glow and The Glare
Le opere appartengono all’ultimo ciclo di lavori dell’artista, il quale ha ripreso le suggestioni dell’albore e del crepuscolo.
Comunicato stampa
Matteo Montani [Roma, 1972] ritorna al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone a dieci anni dalla sua partecipazione al Premio Lissone, viatico propizio che lo ha portato, tra l’altro, a partecipare alla XV Quadriennale di Roma nel 2008, ad al-lestire una personale al Museum Am Dom di Würzburg nel 2011 e ad aggiudicarsi il premio speciale della giuria alla 64a edi-zione del Premio Michetti.
Mantenendosi fedele alle asperità del sup-porto che ha caratterizzato la sua ricerca espressiva, Montani ha dipinto sulla carta abrasiva usando delle polveri metalliche che variano di intensità a seconda delle fonti luminose.
Anziché essere esposte in piena luce, le opere necessitano di luci indirette che ne fanno risaltare i colori e le fosforescenze. Lo spettatore è così invitato a scoprire l’infinta varietà di diffrazioni luminose generate dalla pittura, che sembra mutare di continuo, come se avesse una vita pro-pria.
Le opere appartengono all’ultimo ciclo di lavori dell’artista, il quale ha ripreso le suggestioni dell’albore e del crepuscolo. Il risultato finale è quello di un “orizzonte circolare” imbevuto di bronzo, rame e oro zecchino.
I quadri di Montani si sono sempre con-sacrati al mistero, alla meditazione, alla mistica e all’enigma della creazione, stabi-lendo un’equivalenza con l’arte orientale, e in specie con la pittura giapponese. Ben-ché i riferimenti al paesaggio e all’oriz-zonte siano impliciti, essi vengono trasce-si dallo stesso artista per offrirci un’ab-luzione nelle tremolanti e cangianti densi-tà di un’ascetica policromia.
Matteo Montani ha studiato all’Accade-mia di Belle Arti di Urbino e Roma. Gio-vane vincitore del Premio Suzzara nel 2000, è stato finalista al Premio Lissone nel 2007, al Premio Cairo nel 2008, al Premio Terna nel 2009 e al Premio Mi-chetti nel 2o13. Ha partecipato a numero-se collettive e ha allestito svariate perso-nali in spazi pubblici e gallerie private, sia in Italia, sia all’estero. Sue opere si tro-vano nelle collezioni di Novartis Corpora-ted, Florida; Museum am Dom, Wuerz-burg; Museum Burg, Miltemberg; Fon-dazione La Quadriennale, Roma; Fon-dazione VAF, Milano/Francoforte; Col-lezione Unicredit, Milano; Collezione Arte Fiera, Bologna; GNAM - Galleria Nazio-nale, Roma.