Material Matters. A Sculpture Show

Informazioni Evento

Luogo
ACCESSO GALLERIA
Via Del Marzocco 68-70 55045 , Pietrasanta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da lunedì a giovedì, h. 18 - 23 | da venerdì a domenica, h. 10.30 - 12.30 e 18 - 24

Vernissage
17/06/2017

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Bruno Walpoth, Peter Simon Mühlhäußer, Alex Rane, Jiannan Wu
Uffici stampa
NORA COMUNICAZIONE
Generi
arte contemporanea, collettiva

Con un’esposizione collettiva che coinvolge quattro scultori di caratura internazionale, provenienti da quattro nazioni diverse e attivi su tre continenti, la galleria Accesso porta a Pietrasanta, città con una lunga storia nella produzione delle arti plastiche, opere innovative e di alta qualità scultorea.

Comunicato stampa

Con un’esposizione collettiva che coinvolge quattro scultori di caratura internazionale - Peter Simon Mühlhäußer, Alex Rane, Bruno Walpoth e Jiannan Wu - provenienti da quattro nazioni diverse e attivi su tre continenti, la galleria Accesso porta a Pietrasanta, città con una lunga storia nella produzione delle arti plastiche, opere innovative e di alta qualità scultorea.
Dal 18 giugno al 14 luglio è infatti possibile ammirare la mostra “Material Matters. A Sculpture Show” che con un titolo che è anche un gioco di parole - “La materia conta”, ma anche “Le questioni rilevanti” – pone l’accento sui materiali usati per la realizzazione delle sculture e su ciò che è importante, o sostanziale (material), nelle sculture stesse.

Le opere esposte sono legate tra loro sia dal figurativismo dei soggetti rappresentati sia dall’intrinseca contemporaneità che le caratterizza. Differiscono, invece, per i materiali: nella fase di ideazione del progetto espositivo si sono infatti voluti prediligere artisti che usassero materie diverse, talvolta tradizionali – come il marmo, il legno e il bronzo – talvolta più contemporanee – come la schiuma sintetica, il cartone e la resina.
Tuttavia le opere mantengono qualità e bellezza, riflettendo la tradizione dell’arte scultorea. Questo fattore astratto è in realtà una componente fondamentale, o material matter appunto, di questa esposizione: equilibrare i diversi materiali dei lavori dei vari scultori mantenendo il valore artistico in ogni opera.

Nati in nazioni differenti e formatisi tutti in Paesi diversi dai propri, i quattro artisti riportano nella propria poetica l’“occhio esterno” con cui hanno sempre osservato e vissuto il mondo che li circonda.
Bruno Walpoth (1959, Bressanone. Vive e lavora a Ortisei) combina l’educazione ricevuta negli studi di Ortisei e i loro 400 anni di storia della scultura del legno con le tecniche e le forme della scultura contemporanea apprese all’Accademia Der Bildende Künste di Monaco di Baviera. Nei suoi lavori, più che raccontare una storia tramite le sue opere, mira a catturare un momento di isolamento ed introspezione.
Peter Simon Mühlhäußer (1982, Bad Boll, Germania, dove vive e lavora) studia come tagliapietre alla scuola per scultori “Johannes Steinhäuser” a Lasa, Trentino Alto Adige, fino al 2007. Nel 2009 riceve il Master of Fine Arts presso la New York Academy of Art. Nelle sue opere, in cui il corpo è protagonista, l’estetica del bello lascia il posto all’estetica del dubbio, del brutto e dell’indagine psicologica.
Alex Rane (1986, New York City, USA. Vive e lavora a Carrara) si diploma in Belle Arti presso il Lyme College of Fine Arts nel Connecticut. Tramite un lavoro rigorosamente manuale e traendo ispirazione da filosofie moderne mescolate a una personale visione della spiritualità, Rane produce opere che sono manifestazione tangibile della psiche umana e del lavoro artigianale.
Jiannan Wu (1990, Dalian, Cina. Vive e lavora a New York City) si diploma nel 2014 all’Accademia Cinese d’Arte di Hangzhou. Si sposta poi negli Stati Uniti per studiare alla New York Academy of Art e completa il suo Master in Belle Arti nel 2016. Lavorando sia con la scultura che con il disegno Wu è interessato alla relazione tra bidimensionalità e tridimensionalità, più precisamente alla prospettiva all’interno delle sue sculture. I soggetti di Wu tendono ad essere osservazioni sulla vita di tutti i giorni.