Non è Hollywood, non è Bollywood ma è Nothingwood. La superstar afgana al Biografilm Festival
Dall’Afghanistan alla Quinzaine de Realizateurs di Cannes e ora al Biografilm Festival di Bologna Salim Shaheen travolge e conquista con la sua vivacità e con il suo cinema che esorcizza la morte.
Non è Hollywood, non è Bollywood ma è Nothingwood. La superstar Salim Shaheen dalla Croisette di Cannes 2017 è alla 13esima edizione del Biografilm, il festival che presenta i film bio o autobiografici, in svolgimento a Bologna fino al 19 giugno. Shaheen, invitato in Emilia Romagna racconta: “Hollywood ha tutto. Ha tutte le condizioni per fare cinema. Non vive in condizioni di guerra. Noi abbiamo pochi soldi e delle volte non sappiamo neanche se riusciamo a finire un film, con la paura che ci possa succede qualcosa perché la nostra terra è sempre minacciata. Non faccio cinema per avere il potere, ne per soldi. Vorrei solamente trasmettere delle cose importanti alle persone”.
IL DOCUMENTARIO
Nothingwood è un documentario che mette al centro della scena Samil Shaheen, regsita di 111 film in circa 30 anni. La giornalista Sonia Kronlud segue e scopre un uomo e un regista che ha molto da raccontare. È la sua una grande storia. Quella di un bambino che sognava il cinema e solo perché andava a vedere film in sala veniva picchiato dai fratelli più grandi. Ora, da uomo, è la superstar del suo paese. Nothingwood indaga l’uomo e il suo lavoro, ma al tempo stesso va alla ricerca del cinema in un paese in cui il cinema non c’è, non esiste. Non ci sono fondi, non ci sono mezzi, non ci sono strutture. C’è il desiderio di distrarsi. O almeno è questo che anima Salim Shaheen. Il regista, insieme al suo “team” di amici, realizza film con l’intento di far conoscere determinate situazioni ma al tempo stesso di esorcizzare la paura, di beffare la morte.
UN FILM DIFFICILE PER LE SALE
Nothingwood mostra la vita quotidiana e cinematografica di Shaheen attraverso interviste agli attori ricorrenti, agli amici, attraverso momenti di “set”. Immagini che hanno del surreale: per le condizioni difficili del paese e per la grande e sorprendente gioia verso la settima arte. Salim Shaheen è rivoluzionario per degli aspetti e legato ad antichi tabù per altro. Vivace ma rispettoso della sua cultura. Una cultura che mette da parte le donne. Lo stesso Salim mostra i suoi amici, i suoi collaboratori, la sua casa ma non permette alcuna intromissione e confronto con le sue donne, le due moglie e le sorelle. Nothingwood sarà un film difficile per le sale e in particolare per quella italiana, eppure è uno spaccato sociale, culturale, politico e antropologico eccezionale. A Cannes è stato accolto con favore ed entusiasmo. Definito il film più divertente dell’anno. Ed è vero: diverte e molto per il suo essere cosi surreale ma così vero, per il suo essere un racconto di vita, di sogno e di concreta documentazione. Nelle sale italiane in autunno con I Wonder Pictures.
–Margherita Bordino
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