Lula Broglio – Barche solari
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Comunicato stampa
Lula Broglio
BARCHE SOLARI
Dialogo tra l’ingegnere e il carro:
Immersi nella luce del sole, tre carri si avviano verso nuove dimensioni
«Da dove arrivate?» chiede l’Ingegnere
«Da lontano»
I: «Il mio è un mestiere di numeri, dati, fatti: non puoi rispondermi con un semplice “da lontano”»
c : « dai cieli e i pianeti, muovendosi velocissimi nell’immobilità dello spazio.
i: «Non riconosco le vostre forme, ma chi sono i passeggieri?>>
c:« difficile dirlo, indubbiamente non siamo fatti per bestie, né per uomini o condottieri, eppure siamo capaci di attraversare i tre elementi e di portare lontano chi ci osserva
I.: «Tre elementi da attraversare senza fermarsi, come le tre dimensioni, limiti fisici di qualsiasi progetto. Ma perché esista la possibilità stessa di progettare – immaginando – ho imparato a non viverli come un ostacolo ma come una possibilità»
c: «Questo è un viaggio dalle infinite possibilità: incontriamo Terra, Acqua e Aria. Tre elementi, tre carri e tre dimensioni da attraversare per raggiungere il Sole. qui e ora partiamo, e qui e ora arriviamo. Come in un sogno, in una traversata immaginaria».
I: «Tre volte tre? Mi ricorda la triade divina, la spiritualità cristiana, ma i colori non fanno pensare a una penitenza»
c: «Tre è un numero sacro, ma qui la sacralità nasce dal lavoro ed esplode nella struttura e nella forma di noi stessi, che da rudimentali mezzi di locomozione ci trasformiamo in macchine portentose e immaginifiche. Come i templi sacri della cultura vedica e le costruzioni misteriche egizie, accomunati dalla stessa venerazione per il Sole
Trasportando le anime dal mondo materiale al mondo spirituale. Siamo simboli, strumenti, sorreggiamo e diamo forma a qualcosa di sacro come la pittura»
I: «Pittura? Non vedo tele in questa stanza»
C: «I colori non sono stesi su tela come nella pittura classica, ma colati su una superficie per poi essere staccati successivamente e comporre il gesto finale. Colori e forme conservano una vibrante tensione verso l’assoluto, verso la costante, impossibile ricerca di una pittura pensante e attiva, vergine, che non ha bisogno di supporto.
Colare per dipingere, per arrivare a una pittura libera ricca di emozione.
I. «L’emozione per me è un progetto realizzato: un disegno che diventa un motore, una nave, un ponte. Idee, momenti di estasi creativa che diventano materia
C: «Anziché a una nave, pensa a una barca solare. Macchina impossibile, immobile e velocissima, che raccoglie la dimensione della pittura.Siamo stati costruiti e dipinti con un rituale –che solo noi conosciamo–
--«O ingegnere specializzato, tu che progetti navi transoceaniche, spinte da motori ad acqua come quelli usati nei nostri aeroplani, che danno la capacità di drizzarsi in verticale oltre le nuvole e viaggiare oltre tutti i confini . Sii tu, vigoroso in questo mondo e vola attraverso l’aria e attraverso la luce»--