Itinerari misteriosi. Sara D’Uva a Roma
AOCF58–Galleria Bruno Lisi, Roma – fino al 23 giugno 2017. Rituali sciamanici e spiriti della foresta. Alberi maestri e soffi vitali. Un universo apparentemente calmo ma denso di mistero. Un viaggio dell’anima, attraverso la natura, per ritrovarsi e superare i propri limiti. Sara D’Uva ci guida in un itinerario visivo ai limiti di un rituale di iniziazione.
Reale e immaginario comunicano costantemente tra loro, anche se spesso questa vita misteriosa sfugge ai nostri sensi. Sara D’Uva (Larino, 1981; vive a Roma) ci racconta un universo noto ma non familiare, eppure non per questo meno reale. Attraverso l’arte – ancora una volta – si sradicano credenze e convenzioni. E il risultato è un misterioso itinerario che ci conduce dall’apparenza all’essenza. Fotografie come universi inesplorati, i quali, con piccoli effetti ottici, restituiscono la dimensione immersiva che li circonda. In chiave onirica e poetica. La sensazione è quella di sprofondare in un universo parallelo. Di trovarsi come Dante all’ingresso di una selva oscura e inesplorata. Un punto di partenza reale che dà l’avvio a un percorso dell’anima e dello spirito. Estremamente totalizzante e denso di compenetrazione mistica.
– Michele Luca Nero
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