George Drivas – Uncinematic

Informazioni Evento

Luogo
LA GALLERIA NAZIONALE
Viale delle Belle Arti 131 — 00197 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a domenica 8.30 — 19.30
(ultimo ingresso ore 18.45)
lunedì chiuso

Vernissage
21/06/2017

ore 19.30 su invito

Biglietti

biglietto: 10 € (intero), 5 € (ridotto)

Artisti
George Drivas
Curatori
Daphne Vitali
Generi
arte contemporanea, personale

La Galleria Nazionale presenta la mostra /Uncinematic. George Drivas, una selezione di opere cinematografiche realizzate tra il 2005 e il 2014 dall’artista greco George Drivas, che rappresenta la Grecia alla 57. Biennale di Venezia.

Comunicato stampa

La Galleria Nazionale presenta la mostra /Uncinematic. George Drivas, a cura di Daphne Vitali, una selezione di opere cinematografiche realizzate tra il 2005 e il 2014 dall’artista greco George Drivas, che rappresenta la Grecia alla 57. Biennale di Venezia.

L’artista crea video narrativi basati sull’immobilità e in gran parte delle sue opere utilizza una straordinaria sequenza di immagini ritmicamente alternate capaci di portare in primo piano il legame sotterraneo che, da sempre, unisce fotografia e cinema, ponendo in risonanza le fertili connessioni che sottotraccia uniscono immagine statica e immagine dinamica: «Ogni mio lavoro si sviluppa lungo due direzioni: da un lato la linearità, la narrazione, il racconto di qualcosa che procede e che si sviluppa, dall’altro l’irreale, la pausa, il dimenticarsi di come andrà a finire, congelati nel momento fotografato…».

/Uncinematic. George Drivas

Per l’artista si tratta di creare una nuova concezione di spazio vs. tempo, un nuovo modo di presentare e/o di seguire una storia attraverso la costruzione di una «“lentezza velocizzata”, simile al non-ritmo dei sogni, una rapidità percepita in maniera quasi ipnotica, cosicché il tempo e la durata diventino quasi irrilevanti».

La sua indagine di questo decennio coinvolge sperimentazioni sull’immagine ferma o in movimento, narrativa o non narrativa, e ricerca una lingua astratta sia nel contenuto sia nella forma. I suoi film potrebbero essere ambientati in qualsiasi momento e ovunque, nel futuro o nel passato, in quanto trasmettono contemporaneamente un aspetto futuristico e retrò.
Le immagini della fredda architettura modernista catturata dalla sua videocamera o macchina fotografica proiettano un’atmosfera di malinconia e di alienazione, mentre il paesaggio urbano mette in scena temi cruciali come questioni esistenziali, relazioni umane, mancanza di comunicazione, desideri sessuali insoddisfatti sullo sfondo di una società della sorveglianza.

#Uncinematic
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