High noon

Informazioni Evento

Luogo
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI ROMA - SEDE DI CAMPO BOARIO
Largo Dino Frisullo, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato, dalle ore 15 alle ore 19 (ultimo ingresso alle 18.30).
Chiuso la domenica e il lunedì

Vernissage
24/06/2017

ore 12

Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra di 20 artisti residenti presso le Accademie di Francia, Germania, Gran Bretagna e il Commonwealth, Spagna, Svizzera e Stati Uniti.

Comunicato stampa

Venti artisti, residenti presso sei Accademie straniere di Roma, sono protagonisti di un progetto espositivo promosso e ospitato dall'Accademia di Belle Arti di Roma: una proposta che realizza, concretamente e simbolicamente, l’auspicato modello di network tra i molti importanti istituti culturali stranieri con sede nella Capitale. Un anno di lavoro, tra progettazione e produzione, che ha riunito l’Académie de France à Rome - Villa Médicis, la American Academy in Rome, la British School at Rome, la Deutsche Akademie Rom - Villa Massimo, l’Istituto Svizzero di Roma, la Real Academia de España en Roma. Dal 24 giugno all’8 luglio 2017 la mostra High Noon conclude questo percorso di collaborazioni e incontri, celebrando le relazioni costruite nel corso dei mesi.

IL NETWORK
La mostra si compone di 25 opere materiali ed effimere, presentate tra le aule e gli spazi esterni della sede di Campo Boario, il campus in zona Testaccio che ospita diversi corsi dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Quasi tutti i lavori – pittura, scultura, istallazione, arti grafiche, video, fotografia, letture, performance - sono stati concepiti per l’occasione, in stretto rapporto con il luogo e con l’architettura industriale dell’ex Mattatoio.
Il progetto è curato da: Adrienne Drake, curatrice e critica d’arte, Direttrice dalla Fondazione Giuliani; Sarah Linford, curatrice e storica dell’arte, Docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma; Donatella Saroli, storica della cultura contemporanea e collaboratrice del MAXXI. Un team che ha scelto di privilegiare situazioni e condizioni di incontro, rispetto a un allestimento tradizionale di tipo museale.

High Noon nasce grazie al supporto dei Direttori delle sei storiche Accademie straniere - Muriel Mayette-Holtz, Kimberly Bowes, Christopher Smith, Joachim Blüher, Joëlle Comé, María Ángeles Albert De León - alla volontà della Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Tiziana D’Acchille, e alla collaborazione dei docenti di Scultura, Pittura, Ceramica e Serigrafia, che hanno reso possibile la realizzazione delle opere nei loro laboratori, sotto la propria supervisione. Prezioso infine il contributo di trenta studenti, selezionati tra sei differenti Scuole dei Dipartimenti di Belle Arti e di Arti Applicate, che hanno lavorato negli studi degli artisti presso le Accademie straniere, al Pincio, a Villa Ada, al Gianicolo, oppure in situ, a Campo Boario.

IL CONCEPT
Piuttosto che elaborare una memoria del passaggio degli artisti a Roma, taglio che rischiava di (ri)produrre luoghi comuni visivi o intellettuali, la mostra interroga la possibilità stessa di collaborazione tra individui e istituzioni. Il titolo - High Noon (Mezzogiorno di fuoco) - cita il celebre lungometraggio del 1952 diretto da Fred Zinneman. Capolavoro assoluto, western americano per eccellenza, il film in realtà non è affatto un’opera costruita secondo cliché, essendo intriso di connotazioni politiche e spesso oggetto di controversie: un’opera che ancora oggi interroga la reale possibilità di attivare connessioni sociali, evocando la minaccia del confronto e indagando l’inesorabilità del tempo che scorre, la stratificazione delle narrazioni che plasmano le storie individuali e collettive, la nostra percezione dei contesti, l'istituzione di spazi di legittimità e di rituali comuni.

La mostra High Noon funge da richiamo simbolico al senso della cooperazione, anche e soprattutto in riferimento alle dinamiche dell’arte contemporanea, troppo spesso segnate dall’isolamento e dal conflitto. Dal punto di vista di una residenza in terra straniera, il gesto creativo rimane uno sforzo solitario: Roma, apparentemente così familiare, grazie alla portata globale della sua eredità culturale, resta una realtà complessa, difficile. Anche per quello stuolo di artisti e intellettuali che nel corso dei secoli – e tutt’oggi – l’hanno scelta e continuano a sceglierla come meta di studio e fonte di ispirazione.

L’Accademia di Belle Arti ha dunque funzionato da attivatore e da connettore : un invito, il suo, per le comunità di docenti, artisti, studenti, professionisti e istituzioni, a incontrarsi e a costruire percorsi condivisi, tra progettazione culturale, valorizzazione territoriale e dialoghi internazionali.
Artisti in mostra:

Mathieu Kleyebe Abonnenc, Académie de France à Rome - Villa Médicis
Irene Cantero, Real Academia de España en Roma
E.V. Day, American Academy in Rome
Gary Deirmendjian, British School at Rome
Kenny Dunkan, Académie de France à Rome - Villa Médicis
Nezaket Ekici, Deutsche Akademie Rom - Villa Massimo
Laura F. Gibellini, Real Academia de España en Roma
Santiago Giralda, Real Academia de España en Roma
Edgars Gluhovs, Istituto Svizzero di Roma / Latvian Institute Rome
Göran Gnaudschun, Deutsche Akademie Rom - Villa Massimo
Nelly Haliti, Istituto Svizzero di Roma
Olivier Kosta-Théfaine, Académie de France à Rome - Villa Médicis
Anna Kubelík, Deutsche Akademie Rom - Villa Massimo
Neil McNally, British School at Rome
Enrico Riley, American Academy in Rome
Antonia Santaloya, Real Academia de España en Roma
Adnan Softić, Deutsche Akademie Rom - Villa Massimo
Marion Tampon-Lajarriette, Istituto Svizzero di Roma
Sinta Tantra, British School at Rome
Vivien Zhang, British School at Rome