Riapre la Casa Museo di Luigi Pirandello ad Agrigento, nei 150 anni dalla sua nascita
Le immagini del nuovo allestimento e le parole dei protagonisti di questa operazione che celebra il grande drammaturgo, maestro della maschera, nel centocinquantenario dalla sua nascita.
“Io son figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti, corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco Kaos”. Così Luigi Pirandello commentava le sue origini, legandole in maniera indissolubile alla propria personalità, alla propria vita e a quella che sarebbe diventata la cifra stilistica del suo teatro: il relativismo e le contraddizioni che incombono sulle labili relazioni umane. Un caos dell’esistenza che il grande drammaturgo siciliano sentiva giungere dalle viscere della sua terra di nascita, la contrada Caos, immersa nella macchia mediterranea, al confine tra i comuni di Agrigento e Porto Empedocle. È li che sorge la casa che 150 anni fa – nel 1867 – diede i natali a Pirandello, oggi una casa museo che raccoglie frammenti della vita e delle opere dello scrittore, con un nuovo allestimento, un nuovo percorso storico e didattico e una serie di iniziative per celebrare il suo anniversario di nascita.
LA RIAPERTURA DELLA CASA
Dopo un restyling di poche settimane, la casa museo dichiarata nel 1949 monumento nazionale è ritornata dunque a essere di pubblica fruizione lo scorso 28 giugno, il giorno di nascita dello scrittore. Oggetti personali, fotografie, onorificenze, recensioni, lettere, manoscritti, locandine e persino il cratere attico servito per traslare le ceneri di Pirandello dal cimitero del Verano a Agrigento sono alcune delle opere esposte nella casa museo, per un progetto museografico che restituisce al visitatore il contesto in cui visse lo scrittore. A questo si aggiungono una serie di iniziative promosse dalla Soprintendenza e dal Polo Museale di Agrigento, come la mostra Viaggio tra identità e memoria attraverso i dipinti della famiglia Pirandello, a cura della soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento Gabriella Costantino, una rassegna di ritratti, paesaggi e interni realizzati dai membri della famiglia Pirandello, ovvero Luigi, Fausto e i fratelli del drammaturgo Rosolina, Giovanni ed Innocenzo, e Pirandello. Informazioni sul mio involontario soggiorno sulla terra, un’esposizione storico-documentaria a cura di Armida De Miro, Cristina Iacono e Stefano Milioto che raccoglie di scritti, lettere componimenti della giovinezza dello scrittore.
LE PROSSIME INIZIATIVE
“Non è stato facile “raccontare” al grande pubblico Luigi Pirandello”, sottolinea Armida De Miro, “la cornice offerta dalla Casa natale è suggestiva, sebbene gli spazi siano limitati. Tuttavia, crediamo di essere riusciti a sviluppare le tappe fondamentali della vita e della produzione letteraria dell’illustre agrigentino: un percorso narrativo che, tra documenti e apparati didattici, dalle prime opere giunge alla morte del grande scrittore”.
Nei prossimi mesi saranno coinvolte in iniziative in onore di Pirandello anche altre realtà culturali agrigentine, come la FAM Gallery, il museo archeologico Pietro Griffo e la villa Genuardi. “Per i 150 anni della nascita di Luigi Pirandello abbiamo promosso, con il Polo Museale e la Soprintendenza di Agrigento”, spiega l’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana Carlo Vermiglio, “un articolato programma d’iniziative che intende rilanciare e valorizzare le collezioni e i luoghi legati allo scrittore, a partire dalla Casa Natale, oggi riaperta al pubblico con una nuova esposizione: uno spazio fortemente evocativo e radicato nel territorio in cui si intrecciano in un’efficace sintesi narrativa, parole e immagini, letteratura e paesaggio, emozioni e atmosfere”.
– Desirée Maida
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