Caravaggio e i caravaggeschi a Otranto, nel segno di Roberto Longhi
La mostra, curata da Maria Cristina Bandera nei suggestivi spazi del Castello Aragonese di Otranto, è realizzata grazie alle opere della collezione di Roberto Longhi, oggi conservate dalla fondazione che porta il suo nome
Caravaggio si trasferisce ad Otranto, fino al 24 settembre 2017, all’interno degli spazi del Castello Aragonese, con una mostra, organizzata dal Comune di Otranto e da Civita Mostre, intitolata Caravaggio e i caravaggeschi nell’Italia meridionale dalla collezione della Fondazione Roberto Longhi, e curata da Maria Cristina Bandera.
Il titolo non lascia spazio a equivoci, raccontando Michelangelo Merisi (Milano 1571 – Porto Ercole 1610) e i suoi seguaci nel segno dell’opera storico critica del grande storico dell’arte di Alba e con quadri provenienti dalla sua collezione, oggi ospitata nell’omonima fondazione. Con uno sguardo in più, che guarda alla presenza di questi artisti nell’Italia meridionale. Longhi definì Caravaggio il primo pittore dell’età moderna e la sua passione per il maestro testimonia la radicale scelta di campo in suo favore. Tra le opere in mostra il famoso Ragazzo morso da un ramarro, acquistato da Longhi nel 1928. Ecco il racconto della mostra e le immagini.
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