Il Metropolitan di New York si allea con Internet Archive e mette online 140.000 opere d’arte

Avviata una collaborazione con Internet Archive, per condividere gratuitamente le opere con il pubblico via web e permetterne un utilizzo regolamentato sotto licenza Creative Commons.

Sulla scia della digitalizzazione delle collezioni, che sta sempre più interessando i musei di tutto il mondo, il Metropolitan Museum of Art di New York ha avviato una collaborazione con Internet Archive per mettere a disposizione degli internauti una selezione di oltre 140.000 opere del Museo. Grazie a tale iniziativa, il MET si rivela tra le istituzioni culturali più attive sul web, capace di mettere a disposizione di studiosi e appassionati centinaia di libri d’arte e centinaia di migliaia di immagini, utilizzabili sotto la licenza Creative Commons. Dopo il MoMA che ha messo online l’archivio di tutte le sue mostre, ora anche il MET si adegua alla digitalizzazione.

LE RACCOLTE DIGITALI

La maggior parte delle raccolte digitali di Internet Archive offre un percorso culturale e storico, ma quella realizzata in collaborazione con il Metropolitan Museum of Art offre una panoramica più approfondita, che parte cronologicamente dal Cinquecento, passando per l’arte indiana del XIX Secolo per arrivare alla New York della metà del Novecento. Fra le 140.000 opere digitalizzate si possono trovare gli approcci giapponesi alla fotografia francese, le locandine dei grafici belgi per il cinema americano, manufatti artigianali dall’Iran al Perù, pitture cinesi su seta, stampe giapponesi, pittura europea dei grandi Maestri. Una sorta di mappa della creatività a livello mondiale, organizzata in aree d’interesse, ricercabile attraverso la categoria “Tematiche e soggetti”, e filtri fra i più disparati, che permettono di circoscrivere al massimo la ricerca.

UNA DIGITALIZZAZIONE DEMOCRATICA

Il MET ha scelto di collaborare con Internet Archive, che vastissima raccolta culturale attiva dal 1996, e che ospita sulle sue pagine oltre 13 milioni di libri consultabili gratuitamente, oltre a un vastissimo archivio di opere d’arte, cui adesso si aggiungono quelle del museo newyorkese.
Alla base della filosofia di questa grande associazione non profit, con base a San Francisco e data center anche a Redwood City e a Mountain View, sta il principio del libero accesso alla conoscenza, e quello della necessità di conservare integralmente il patrimonio culturale dell’umanità. Come riporta il sito dell’associazione “molte società danno importanza alla preservazione di artefatti riguardanti la loro eredità culturale. Senza questi artefatti la civiltà non ha memoria e non ha modo di imparare dai propri successi e dai propri fallimenti. La nostra cultura ora produce sempre più artefatti in forma digitale. La missione di Internet Archive è di aiutare a preservare questi artefatti e creare una biblioteca digitale su Internet per ricercatori, storici e studiosi”.
Fra i numerosi archivi con cui sono state avviate collaborazioni, anche quelli del Brooklyn Museum, della NASA, del movimento Occupy Wall Street. Soggetti diversissimi fra loro, ma che concorrono a conservare e in alcuni casi a creare la storia dell’umanità. E l’Internet Archive, come un’enciclopedia universale di taglio contemporaneo, la cataloga e la conserva per i posteri. Gratuitamente.

Niccolò Lucarelli

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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