Il desiderio raccontato dagli artisti. A Venezia
Galerie Alberta Pane, Venezia – fino al 29 luglio 2017. La mostra collettiva allestita nella nuova galleria lagunare prende le mosse dal tema del desiderio, riflettendo sulla serie di concatenamenti possibili da cui nascono nuove costruzioni artistiche e poetiche.
“Per me quando qualcuno dice ‘desidero la tal cosa’ significa che sta costruendo un concatenamento. Il desiderio non è nient’altro”, scrive Deleuze nel suo Abécédaire quando alla lettera D parla di desiderio, e la mostra allestita presso la nuova sede veneziana della Galerie Alberta Pane parte da questi presupposti.
Gayle Chong Kwan riflette sulle contraddizioni di una donna artista tra ruoli creativi e procreativi, mentre Romina De Novellis ha realizzato la sua performance su una barca, muovendosi tra i canali circondata da bandiere dei Paesi del Mediterraneo. Marie Denis s’ispira al mondo vegetale dando vita a una scultura murale di rara bellezza e Christian Fogarolli attraversa i territori della scienza e dei mondi concentrazionari della follia ribadendo un’idea di arte intesa come massima forma espressiva. Anche il veneziano Michelangelo Penso propone una scultura che evoca la ricerca scientifica e biologica. Batteri, virus e microrganismi, ingigantiti, sono sospesi come forme astratte che alludono all’invisibilità di alcune forme di vita.
Marcos Lutyens ha realizzato le sue nuove sculture/installazioni esplorando i campi della robotica e delle tecniche cognitive, come l’ipnosi usata durante l’inaugurazione della galleria per inscenare una performance basata sullo stato di cecità, mentre il bulgaro Ivan Moudov propone come opera un contratto tra collezionista e artista, il quale si impegna nel tempo a valorizzare il suo lavoro.
– Claudio Cucco
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