Alessandria d’Egitto: una mostra sonora ne racconta il presente al Museo Novecento di Firenze

Cosa resta dell’affascinante “metropoli del mondo antico”, oggi logorata dalla speculazione edilizia e oppressa da vari problemi interni? Fino al 3 settembre, sedici tracce sonore registrate in una fase cruciale della sua storia recente ne ricostruiscono un ritratto. Tra disillusione e speranza.

Questa volta non c’è niente da vedere. Al Museo Novecento di Firenze, fino al 3 settembre prossimo, basterà infatti avvicinare l’orecchio a una delle colonne disposte nel chiostro e fermarsi ad ascoltare suoni, brusii, voci, ritmo della moderna Alessandria d’Egitto. Nell’ambito dell’Estate Fiorentina, anche quest’anno diretta da Tommaso Sacchi, le sedici tracce audio dell’installazione sonora A Sonic Map of Alexandria proveranno a ridurre le distanze tra l’Italia e la seconda città dell’Egitto, con la potente ed evocativa narrazione sonora concepita dalle artiste Julia Tieke e Berit Schuk. Già al centro di azioni performative, talks, eventi guidati di ascolto a Berlino, Il Cairo, Londra, Marrakech, Shanghai e nella stessa Alessandria, questi contributi sono stati registrati per le strade della città tra l’autunno e l’inverno del 2012. All’epoca erano trascorsi quasi due anni dalla Rivoluzione che portò alla caduta del regime di Hosni Mubarak e nei luoghi simbolo del tessuto urbano locale aspettative e disillusioni si fronteggiavano tra loro, associandosi ai rumori della brulicante vita quotidiana.

L’EGITTO IN TRANSIZIONE

A Sonic Map of Alexandria, compresa nel progetto artistico Alexandria Street Project, “indaga le relazioni tra le persone e gli spazi. Emerge un archivio di voci, storie e musica capace di riscrivere la storia sociale, politica e culturale di un Egitto in piena transizione”, raccontano i curatori di Map of Creation, artefici della rassegna estiva Middle Est/Voices&Sounds e dell’apprezzatissimo festival annuale Middle East Now. Non a caso, le due artiste – Berit Schuck è una curatrice indipendente; Julia Tieke è una produttrice radiofonica, autrice e regista di base a Berlino – operano nel territorio di confine tra le discipline, con interessi che abbracciano la sound art e l’arte contemporanea, ma anche la sociologia e l’urbanistica.

ESTATE FIORENTINA NEL SEGNO (ANCHE) DEL MIDDLE EAST

A Sonic Map of Alexandria, frutto della collaborazione tra Map of Creation, Museo Novecento e Radio Papesse, immette nel programma dell’Estate Fiorentina anche un’opportunità di vicinanza e dialogo tra le tante comunità locali. Le storie e le voci dell’installazione, disponibili in arabo, inglese e francese, potranno infatti essere introdotte dai membri della Comunità araba e arabofona di Firenze: prenderanno così parte all’opera, contribuendo alla “traduzione delle tracce sonore”, in un esercizio di identificazione dei suoni distintivi delle metropoli mediorientali contemporanee. Il progetto Middle Est/Voices&Sounds, inoltre, prosegue all’arena estiva Apriti Cinema!, allestita nel Piazzale degli Uffizi, con l’anteprima italiana di Radio Dreams – favola dolce-amara sulla diaspora persiana firmata da uno dei più talentuosi registi iraniani, Babak Jalali, a Firenze per l’occasione – (18 luglio) e con la proiezione di Pop Palestine. Salam Cuisine da Hebron a Jenin, documentario sulla cucina popolare palestinese realizzato da Silvia Chiarantini e Alessandra Cinquemani (25 luglio, al Light di Campo di Marte).

-Valentina Silvestrini

www.middleastnow.it
www.estatefiorentina.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

Scopri di più