Acqua e fuoco. Immagini dallo spettacolo di Fabrizio Plessi al Teatro La Fenice di Venezia
L’artista reggiano, considerato tra i padri della videoinstallazione, inonda il teatro veneziano di luci ed effetti visivi suggestivi, con una performance sensoriale che sarà aperta la pubblico fino al 6 agosto
Gli elementi primordiali dell’Acqua e del Fuoco, discordanti solo in apparenza ma entrambi generatori di vita e di energia, si incontrano in un luogo speciale ed emblematico, che ha visto sia la distruzione che la rinascita. È Fenix DNA, la videoinstallazione che Fabrizio Plessi (Reggio nell’Emilia, 1940) ha realizzato per il Teatro La Fenice di Venezia, un’esperienza dal forte impatto visivo che sarà possibile esperire dal 26 luglio fino al 6 agosto 2017, promossa da Generali Italia tramite il programma Valore Cultura e prodotta da Fondazione Teatro La Fenice. Quello tra Plessi e la città lagunare è un legame profondo, che parte dalla sua partecipazione alla Biennale del 2011 e che oggi si concretizza in questo suggestivo lavoro pensato per gli spazi del teatro veneziano. La platea diventa il luogo della narrazione di Plessi, dove 200 calchi di capitelli, teste di putti, maschere e grottesche realizzati da Guarino Lodato riportano alla memoria le vestigia del teatro, prima che l’incendio del 1996 ne distruggesse gli interni. Le luci e gli effetti visivi di Plessi immergono il teatro in flutti d’acqua e lingue di fuoco, celebrandolo proprio come una Fenice che rinasce dalle sue stesse ceneri. Un’esperienza sensoriale nella quale il pubblico potrà immergersi anche attraverso le note che il maestro Giovanni Sparano ha appositamente composto per Fenix DNA, eseguite da Pourquoi-Pas Ensemble con la direzione di Alvise Zambon e cantate dal mezzosoprano Francesca Gerbasi.
– Desirée Maida
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