Cristina Sammarco – Mediterraneo
Con la semplicità percettiva di un bambino e la capacità di un’artista consapevole, la Sammarco racconta i tramonti e le albe, le attese, le visioni di chi guarda il Mediterraneo.
Comunicato stampa
Martedì 1 agosto 2017 alle 19.00, presso la Sala Telemaco Signorini di Portoferraio, Isola d’Elba (LI), si inaugura MEDITERRANEO, una mostra di opere di Cristina Sammarco. La mostra, che sarà aperta dal 1 al 15 Agosto dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24, è patrocinata dal Comune di Portoferraio con un testo a cura della critica d’arte Santa Nastro.
E’ il Mediterraneo, la piattaforma, l’hub, il bacino, la dimensione, su cui si gioca l’intera partita del presente. Non che ci sia un discorso politico e sociale alla base di queste sperimentazioni formali create dalla Sammarco: il gioco tra una tecnica e l’altra, il morbido transitare tra un materiale e l’altro, tra una texture e l’altra.
Protagonisti, insieme alla luce, sono i colori, descritti con stacchi di toni netti, spesso anche violenti.
Con la semplicità percettiva di un bambino e la capacità di un’artista consapevole, la Sammarco racconta i tramonti e le albe, le attese, le visioni di chi guarda il Mediterraneo. Come negare l’inspirazione implicita che la storia del presente propone con tutti i suoi segnali? L’artista parla di tutto questo astraendo, senza nessuna concessione immediata alla figurazione o alla notizia. Ancora più distanti dal paesaggio sono le sue Isole, dove lì, invece sì, emerge l’aneddoto, il racconto, la biografia, una vita, la scelta di questa artista nata a Parigi nel 1977; ma accade in maniera lieve e senza cronaca, e si perde tra i contorni frastagliati delle ceramiche e nelle forme che evocano mappe conosciute. Sono geografie reali o ideali? Non è dato di saperlo. Lucide e lussureggianti aggettano dalla parete, confondendosi con essa. Domina la forma che diviene protagonista: sono isole o sono macchie di Rorschach? Sono luoghi o sono solo forme? Sono storie o sono sogni? La materia la fa da padrona, e nell’eccellenza tecnica si perde la direzione.
Il viaggio verso questi lidi continua (la serie è un work in progress e potrebbe andare avanti all’infinito, fino a quasi smaterializzarsi), ma la bussola non funziona più.
Maria Cristina Sammarco è nata a Parigi nel 1977. Vive e lavora in Italia.
È laureata in Ingegneria al Politecnico e in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Ha esposto in Italia, Inghilterra, Spagna, Stati Uniti, Turchia e Cina.
Tra le sue mostre ricordiamo: Sul filo della lana, a cura di Philippe Daverio, Museo del Territorio, Biella 2005; Il Gioco del Tessile, a cura di N. Salvatore, Accademia di Belle Arti di Brera e Camera di commercio di Milano, 2006; Una mano per AIL, a cura di Ivan Quaroni, Palazzo Clerici, Milano, 2007; La natura rigenerata, a cura di A. Mariani and A. Anselmi, Museo di Storia Naturale, Piacenza, 2013; Pinocchio & friends, a cura di S. Giraldi, Palazzo Medici Riccardi, Firenze, 2013; Landscape: rural vs urban, The Brick Lane gallery, London, 2014; Erbario antropologico, Fabbrica del Vapore, Milano, 2015;, Collettiva, Galleria Tratti di Mare, Roma, 2016.