Short Theatre 2017, ritorna a settembre a Roma il festival sul teatro e le discipline performative
Ritorna a settembre a Roma Short Theatre, il festival di arti performative giunto alla sua dodicesima edizione che indaga le interrelazioni tra i linguaggi delle discipline artistiche e lo stato del teatro nell’era contemporanea. Tema di quest’anno “Lo stato interiore”, una riflessione sulla natura dell’essere umano e sul rapporto tra la sua vita personale e sociale
10 giorni di attività tra prosa, musica, danza e arti performative, 35 compagnie, di cui 20 straniere e 15 italiane con 150 artisti presenti: sono i numeri di Short Theatre, il festival multidisciplinare che coniuga teatro, danza e musica giunto alla sua dodicesima edizione, che quest’anno si svolgerà dal 7 al 17 settembre a Roma presso il MACRO Testaccio, negli spazi de La Pelanda e della Factory, oltre al Teatro India, sede natale del festival.
UN FESTIVAL SULLE ARTI PERFORMATIVE E LA MULTIDISCIPLINARIETÀ
Il festival, ideato e organizzato da AREA06 con la direzione artistica di Fabrizio Arcuri, da 12 anni a questa parte rappresenta un punto di riferimento per la comunità dello spettacolo dal vivo, diventando uno snodo importante nella costellazione dei festival nazionali e internazionali. Rappresenta inoltre una piattaforma vivace e contemporanea di dialogo intorno all’attuale condizione della performance, oltre a essere un laboratorio in cui si confrontano linguaggi e formati artistici di generazioni, provenienze geografiche e identità culturali provenienti da tutto il mondo. un programma complesso e variegato che si snoda attraverso un fitto calendario di spettacoli, incontri, talk, percorsi di formazione, djset, concerti e installazioni. Anche quella di quest’anno sarà dunque un’edizione che scommette sulla multidisciplinarietà e sull’erosione dei confini disciplinari, che inoltre vedrà per la prima volta nella sua storia artisti provenienti anche da paesi extraeuropei come Canada, Argentina e India.
IL TEATRO COME INDAGINE DELLA CONDIZIONE UMANA
Il tema di quest’anno del festival è Lo Stato Interiore, inteso come condizione immaginifica, intima, fantascientifica di cui non possiamo avere coscienza sebbene abbia anche una dimensione concreta: è uno stato personale tra gli stati degli altri, uno Stato privato nello Stato pubblico, una serie di diverse realtà che si sovrappongono in cui intimità e politica si relazionano ed entrano in dialogo. Su questi temi vertono i lavori che saranno presentati a Short Theatre 2017, come l’installazione Nachlass – pièce sans personnes della storica compagnia Rimini Protokoll, che sarà presentata al Teatro India in anteprima dal 13 al 17 settembre. L’opera, diretta da Stefan Kaegi e Dominic Huber, mette in scena otto storie personali, nel segno, però, dall’assenza delle persone cui si riferiscono. Gli spettatori potranno percorrere le otto stanze dedicate a ciascuna di queste persone, occasione che li porterà a entrare in relazione con le loro storie. Anche Trigger of happiness, che andrà in scena l’8 e il 9 settembre presso La Pelanda, tratta di vissuti e storie personali di un gruppo di persone, in questo caso di 12 ragazzi romani tra i 18 e i 23 anni. Lo spettacolo è opera della coppia di artisti portoghesi Ana Borralho&João Galante che, attraverso un dispositivo drammaturgico che simula il gioco della roulette russa, indagano il concetto di “felicità”, chiedendo a questi ragazzi cosa rappresenti per loro.
…E LO STATO DEL TEATRO CONTEMPORANEO
Nel programma di Short Theatre trovano spazio anche una serie di lavori che affrontano il tema dello stato del teatro contemporaneo italiano ed internazionale di compagnie di ricerca italiane ormai storiche come i Motus, Fanny&Alexander e ricci/forte. I Motus il 12 e il 13 settembre porteranno a Short Theatre ÜBER RAFFICHE, versione estesa di RAFFICHE, l’ultimo lavoro della compagnia riminese, nato dall’impossibilità di riportare in scena il loro Splendid’s – spettacolo del 2002 basato sul testo di Jean Genet – ma con ruoli invertiti nel genere. Fanny&Alexander il 15 e il 16 settembre proporranno al pubblico del festival Discorso grigio, produzione del 2011 e terza tappa del ciclo dei Discorsi che, attraverso il lavoro sulla forma discorso, indaga il rapporto tra singolo e comunità, tra individuo e gruppo sociale. Altra compagnia storica è ricci/forte, che il 10 settembre con la performance La ramificazione del pidocchio porteranno in scena le ombre del conservatorismo, del consumismo e del conformismo sulla società, auspicando a un risveglio collettivo delle coscienze.
– Desirée Maida
Short Theatre 12
Lo Stato Interiore
Dal 7 al 17 settembre 2017
Roma
www.shorttheatre.org
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