Riflessi di tempo 2017

Informazioni Evento

Luogo
PARCO ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO DELLA VALLE DEI TEMPLI
Via Panoramica Dei Templi , Agrigento, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
20/08/2017

ore 20,30

Generi
cinema

Cinema d’autore dinanzi al Tempio di Giunone: Andrej Andreevich Tarkovskij racconta il padre regista nella IV edizione di “Riflessi di tempo”.

Comunicato stampa

Dedicato al tempo e al luogo come concetti da sciorinare lungo più sfaccettature: la rassegna di cinema d’autore “Riflessi di tempo” rinnova il suo programma nella Valle dei Templi di Agrigento, che la ospiterà da domenica 20 a mercoledì 23 agosto. Curata dal regista Leandro Picarella, con il supporto di CoopCulture, Parco Archeologico Valle dei Templi, Mondo Mostre e Skirà, la rassegna, giunta alla sua quarta edizione, propone nell’arena ai piedi del Tempio di Giunone, film, cortometraggi e documentari giocati sul tema del paesaggio. I luoghi negati di Tarkovskij, esiliato in Italia; ma anche il susseguirsi imperterrito delle stagioni raccontato da Franco Piavoli; Montepellegrino e la devozione palermitana, secondo Ruben Monterosso e Federico Savonitto, la costiera Amalfitana nella narrazione mitica di Federico Francioni e Yan Cheng; fino alla descrizione metropolitana e multietnica di Milano secondo la coppia Rezza/Mastrella. Presentano le serate, la giovane attrice Federica Sabatini e il giornalista Gero Miccichè.

Tra gli ospiti, il regista Franco Piavoli, la coppia Antonio Rezza e Flavia Mastrella, e Andrej Andreevich Tarkovskij, figlio del grande regista che amava l’Italia tanto da stabilirvisi dopo le riprese di “Nostalghia”, film del 1983 girato nella campagna toscana, a fianco dell’amico Tonino Guerra con cui firmò la sceneggiatura. Ad apertura di rassegna, domenica 20, Andrej Andreevich Tarkovskij, presidente dell' Istituto internazionale intitolato al padre, presenterà la nuova edizione di "Scolpire il tempo", volume che raccoglie le riflessioni del regista; alle 21,30 sarà proiettato proprio "Nostalghia" di Andrey Tarkovskij.

In apertura di ogni serata, "From the train to episode 8", storia del cinema in quattro movimenti con sonorizzazioni live realizzate da Antartica. Un modo diverso per raccontare la storia del cinema dall’ ”Arrivo del treno alla stazione di La Ciotat” dei Fratelli Lumiére fino allo sconvolgente "Twin Peaks. episodio 8" di David Lynch. Musiche composte ed eseguite live da Antartica. Montaggio di Giorgia Amodio e Dario Piparo.

PROGRAMMA

20 agosto

ore 20,30 "From the train to episode 8" Parte I

ore 21 Incontro con A. Andreevic Tarkowsky e presentazione della nuova edizione di "Scolpire il tempo";

ore 21,30 "Nostalghia" di Andrey Tarkovskij

Sinossi:

Un poeta sovietico, Andrej Gorčakov, è in Italia per scrivere la biografia di un compositore russo del XVIII secolo, Andrej Sosnovskij. Con lui è la sua interprete, la bella e irrequieta Eugenia. Durante una tappa a Bagno Vignoni, Gorčakov conosce Domenico, uomo ritenuto da tutti matto perché, vari anni prima, è rimasto rinchiuso in casa per 7 anni con la sua famiglia in attesa della fine del mondo.

21 agosto

ore 20,30 "From the train to episode 8" parte II

ore 21 Cortometraggi del CSC - Sede Sicilia.

“Me ne vado” di Alessandro Drudi (ITA, 30', 2017)

ore 21,30 "Pellegrino" di Ruben Monterosso e Federico Savonitto (ITA, 60', 2017), sinossi:

Il Monte Pellegrino, che domina l'orizzonte costiero di Palermo, non è solo un rifugio di biodiversità animale e vegetale, punteggiato da grotte abitate in era paleolitica: è anche la "casa" di Santa Rosalia, la patrona della città. Il suo santuario è cuore del culto cittadino e meta di turismo devozionale e di pellegrinaggi. Non solo per i cristiani: quel luogo sacro è infatti un centro di aggregazione etnico per comunità indiane tamil, africane e rom. Tra colori, profumi, canti, tradizioni, circondati dall'ingenuità e a volte dalla pacchianeria degli oggetti "benedetti", immersi nel fascino delle liturgie, scopriamo attorno al suggestivo promontorio un microcosmo di insospettabile armonia, con i suoi personaggi e abitudini, in una varietà identitaria che potrebbe essere la chiave di un'utopica pace.

22 agosto

ore 20,30 "From the train to episode 8" part III

ore 21 "Tomba del Tuffatore" di Federico Francioni e Yan Cheng (ITA, 30', 2016)

sinossi:

In un museo del XXI secolo, sul coperchio di un'antica tomba greca, il tuffatore viene colto nell'atto estremo, sospeso, del volo: il passaggio dalla vita alla morte. Intorno a lui, turisti venuti in pellegrinaggio da tutto il mondo. Seguendo la sua caduta esploriamo un mondo mitico e contradditorio, la costiera Amalfitana, in cui il tempo è indistinto: uomini e donne vagano tra le rovine del passato, spettacoli ed eventi emblematici. In questa immersione verso il nulla, però, cresce una domanda: dove precipita, veramente, questo Tuffatore contemporaneo?

Ore 21,30 Incontro con Franco Piavoli e proiezione del film "Voci nel tempo" (ITA, 86', 1996)

sinossi

Lo scorrere delle stagioni nella cittadina mantovana di Castellaro si susseguono alle stagioni della vita dei suoi abitanti. Così accanto ai giochi dell'infanzia, alle prime delusioni, ai balli sull'aia, agli amori contrastati, alle nozze felici e alla nostalgia per la giovinezza che si allontana, si contrappone la vita sempre uguale con la tv come unica compagna. L'arrivo dell'autunno con le sue piogge inaspettate cambia la vita della gente del paese mentre il fiume scorre inesorabile. La prima neve dell'inverno imbianca i tetti delle case e invita i bambini a giocare sul lago ghiacciato.

23 agosto

ore 20,30 "From the train to episode 8" part IV

ore 21 Incontro con Antonio Rezza e Flavia Mastrella e proiezione del documentario "Milano Via Padova" (ITA, 70', 2016);

Modera Andrea Inzerillo, direttore artistico del Sicilia Queer Film Fest;

sinossi

Un viaggio lungo via Padova, a Milano, sull'autobus 56 che la percorre tutta. Una zona vivacissima e multietnica di Milano si racconta attraverso le interviste agli immigrati, i canti e le musiche. Ne emerge un'occasione per parlare di razzismo e insofferenza e raccontare, attraverso il canto, la convivenza forzata e la cultura di chi è straniero.

Partnership Cantine ORESTIADI