Scheletri d’artista in salsa di microbi
Scienza e biotecnologia di nuovo in scena al Pav di Torino. Dario Neira e Marta De Menezes riflettono su attualissimi interrogativi di natura etica. E intanto verificano le nuove frontiere dell’arte, sempre più circoscritta all’interno di inquietanti laboratori. Chiude il 24 aprile: darsi una mossa.
La nuova tendenza del ritratto d’artista è fortemente biotech. Risonanze magnetiche di esclusiva manipolazione presentano al Pav le ossa dell’artista Dario Neira (Torino, 1963) così come le immagini del cranio della giovane Marta De Menezes (Lisbona, 1975), che non si fa mancare complicate varianti al Dna. La portoghese convince maggiormente quando semplicemente presenta una Bibbia aperta sulle cui pagine sono cresciuti dei germogli di grano. Il consiglio è di restare in silenzio nella corte ormai destinata a momenti d’intensa meditazione. Qui Neira si inginocchia di fronte al grande Pasolini: l’artista è sincero nel narrare il suo animo perso nella ricerca del sacro, Neira teme con questa lettura ridotta a parole-chiave di profanare il poeta. Ma chi è alla ricerca della purezza non può offendere un suo simile con un omaggio intimo e sofferto.
Barbara Reale
Torino // dal 5 febbraio al 24 aprile 2011
Marta De Menezes / Dario Neira – Body Nature
a cura di Claudio Cravero
www.parcoartevivente.it
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