Estonia. Zaha Hadid Architects vince il concorso per rilanciare porto vecchio di Tallinn

Con una proposta che consentirà di definire un “equilibrato collegamento tra lo spazio urbano e l'area portuale” lo studio fondato da Zaha Hadid si è aggiudicato il concorso lanciato nel 2016 nella capitale estone.

In un anno particolarmente significativo per la storia dell’Estonia – nel 2017 il Paese celebra il decennale dell’ingresso nello spazio Schenghen e, fino a dicembre, detiene il turno alla presidenza del Consiglio dell’Unione Europea – arriva la notizia del progetto vincitore del contest “Master Plan 2030”. Finalizzato allo sviluppo di soluzioni a lungo termine per attivare il collegamento tra la città e il porto e riqualificare l’intera area, affinché diventi parte attiva e “attraente” del contesto urbano, il concorso è stato lanciato lo scorso anno. A maggio sono stati annunciati i tre finalisti: lo studio estone Alver Architects con una proposta denominata “MMUF”, Zaha Hadid Architects con “Streamcity” e un team anglo-estone formato da Kavakava e Alejandro Zaera-Polo Maider Llagune Arhitecture bureau con “Tõus ja Mõõn”. Promossa sulla scia della crescita registrata a livello europeo del porto di Tallinn, con un incremento delle attività connesse con la croceristica e i trasporti marittimi, l’operazione richiedeva ai gruppi partecipanti di presentare idee anche per il potenziamento degli usi civici del complesso. Per Zaha Hadid Architects si tratta dell’ennesimo successo conseguito in questo specifico ambito, dopo la Stazione Marittima di Salerno, inaugurata nel 2016, e la Port House di Anversa, nuova – e discussa – icona della città belga.

ZHA Port of Tallinn, Masterplan. ©Zaha Hadid Architects (ZHA) – Elaborazioni grafiche by VA-Render

ZHA Port of Tallinn, Masterplan. ©Zaha Hadid Architects (ZHA) – Elaborazioni grafiche by VA-Render

IL PROGETTO DI ZAHA HADID ARCHITECTS

A porre in evidenza i punti di forza dell’impianto di ZHA è stato Valdo Kalm, presidente del consiglio di amministrazione di Port of Tallinn, città alla quale Artribune Magazine dedicherà un ampio reportage nel prossimo numero, il 39, in uscita a metà settembre. In una nota ha voluto sottolineare l’approccio innovativo del progetto: “Ciò che si distingue il loro piano – ha dichiarato – è la diagonale che attraversa i percorsi pedonali, intorno a cui è stato stabilito uno spazio molto diversificato. Hanno molto sapientemente creato un equilibrato collegamento tra lo spazio urbano e l’area portuale, con alcune strade di accesso e accurate soluzioni per il traffico”. Cuore dell’intervento sarà infatti una nuova passeggiata pedonale, lunga la quale si snoderanno vari spazi civici che fungeranno da “collegamento” tra la città storica e il porto stesso. La proposta è stata sviluppata in un’ottica di rafforzamento del tessuto urbano originario, con la conservazione delle prospettive indirizzate verso i punti di riferimento di interesse storico-architettonico e delle vedute sul mare. La società committente, la stessa che gestisce il porto, e lo studio Zaha Hadid Architects puntano alla definizione compiuta del masterplan entro la fine dell’anno, fornendo elaborazione dettagliate e business plan. La destinazione d’uso delle nuove edificazioni, come prevedibile, sarà varia: il progetto apre infatti la strada a una ricca combinazione funzionale – con futuri indirizzi per la cultura, l’intrattenimento, lo shopping, strutture ricettive e ristorativi – destinati sia ai residenti, sia ai turisti.

TALLINN VERSO LA BIENNALE DI ARCHITETTURA

Intanto, proprio nella capitale estone, fervono intanto i preparativi per TAB – Tallinn Architecture Biennale 2017, di cui sarà head curator l’architetto, urbanista ed ecologista di nazionalità italiana Claudia Pasquero. Dal 13 settembre al 27 ottobre, la città ospiterà mostre, incontri e iniziative raccolte attorno al tema-guida “bioTallinn”, lanciando una sfida “a ciò che costituisce il confine tra regno naturale e artificiale”. Cuore dell’appuntamento, in merito al quale presenteremo ulteriori dettagli nei prossimi giorni, sarà Anthropocene Island, la mostra allestita negli spazi dell’Estonian Museum of Architecture.

– Valentina Silvestrini

www.zaha-hadid.com
2017.tab.ee

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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