Elisa Caldana e Diego Tonus – Topography of Terror

Informazioni Evento

Luogo
AR/GE - KUNST GALLERIA MUSEO
Via Museo 29, Bolzano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Ma – Ve dalle ore 10 – 13 e dalle 15 alle 19
Sa dalle ore 10 – 13

Vernissage
07/09/2017

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Diego Tonus, Elisa Caldana
Curatori
Emanuele Guidi
Generi
arte contemporanea, personale

ar/ge kunst apre la nuova stagione con due mostre parallele rispettivamente nei propri spazi e in quelli del Museo Civico di Bolzano in concomitanza con l’inaugurazione del festival Transart.

Comunicato stampa

ar/ge kunst apre la nuova stagione con due mostre parallele rispettivamente nei propri spazi e in quelli del Museo Civico di Bolzano in concomitanza con l'inaugurazione del festival Transart.

Giovedì 7 settembre alle 18:30 nella sua sede in via Museo 29, ar/ge kunst presenterà Topography of Terror (19.12.2016) di Elisa Caldana e Diego Tonus, una collaborazione che si sviluppa intorno al film omonimo alla sua premier italiana, insieme a una serie di disegni e mappe mentali prodotte durante making of del lavoro.

Il film Topography of Terror (19.12.2016) è ambientato nell'edificio mai realizzato della Topographie des Terror di Berlino inizialmente pianificato dall'architetto Svizzero Peter Zumthor nel 1993. Il design di Zumthor vinse la competizione per la costruzione del centro di documentazione dove la Gestapo, le SS e la sicurezza del Reich avevano il loro quartier generale durante il regime nazista, ma il suo progetto non fu mai realizzato a causa dei costi elevati e dell'atteggiamento radicale e senza compromessi dell'architetto.

Partendo dai disegni e piani originali di Zumthor, Caldana e Tonus hanno prodotto una simulazione grafica (CGI rendering) dell'edificio della Topografia del Terrore; un'immagine di un futuro contemporaneo mai attuato che offre lo scenario ideale per ospitare una narrazione che s’interroga su come forme del terrore operino oggi e come potrebbero operare in futuro.

Costruito su una serie di vere conversazioni con psicoanalisti e giornalisti della Reuters e della BBC, il film racconta le vicende di un giornalista di un'agenzia di stampa che soffre di disordine da stress traumatico secondario risultato della sovraesposizione a immagini violente nella newsroom. Attraverso la storia fittizia raccontata in voice over dell'attore e attivista Khalid Abdalla, il lavoro esplora i modi in cui l'informazione è costruita nel giornalismo contemporaneo, articolando una riflessione sul ruolo e sui valori dell'immagine come strumento di perpetuazione del terrore e manipolazione della percezione della realtà.

L' edificio vuoto trova un nuovo significato nell'impossibilità di definire una “topografia del terrore” unica, nella schizofrenica natura del terrorismo contemporaneo che risuona attraverso i non luoghi di Internet e dei media. In questi termini Topography of Terror (19.12.2016) "…è allo stesso tempo un efficace ricostruzione di un edificio seminale che mai è stato, una profonda indagine della nostra danneggiata e danneggiante mediazione del conflitto, e una straordinaria esplorazione della complessa relazione tra etica personale e pubblica" .

Una serie di schizzi e mappe mentali prodotte dagli artisti durante il making of del lavoro sono disegnate su stampe in larga scala dei piani della Topografia del Terrore di Zumthor. Una serie che rivela come l'“architettura” dello script è stata progettata e che allo stesso tempo entra in dialogo concettuale con la storia di ar/ge kunst dove lo stesso Zumthor tenne la sua prima mostra personale in Italia nel 1990.

Topography of Terror (19.12.2016) è supportata dalla Hessische Kulturstiftung, in collaborazione con ACME Studios, London.