Ecco come sarà la 24esima edizione di Artissima a Torino. La prima di Ilaria Bonacossa
Tutte le novità della prima edizione diretta da Ilaria Bonacossa. Doppia presentazione a Milano e Torino che anticipa nei dettagli cosa avverrà dal 3 al 5 novembre.
Due conferenze stampa, quasi in contemporanea come di consueto, si sono svolte per presentare la fiera Artissima, che si svolgerà all’Oval, a Torino, dal 3 al 5 novembre. La prima a Piazza Gae Aulenti a Milano, al secondo piano della Torre A. La seconda si è aperta, invece, a Torino, patria della manifestazione, nel pomeriggio. Il doppio appuntamento dedicato a illustrare la programmazione della nuova era con la direzione di Ilaria Bonacossa, dopo i due mandati consecutivi di dirigenza affidata alla torinese Sarah Cosulich Canarutto, presenta con un anticipo di otto settimane esatte l’edizione 2017 della Fiera. Artissima si arricchisce della nuova sezione Disegni che si aggiunge alle storiche Present Future, nata nel 2001 e dedicata ai talenti emergenti, e Back to the Future, inaugurata nel 2010 e dedicata ai grandi pionieri dell’arte contemporanea: due format che si sono affermati come unicum nel panorama fieristico internazionale.
UNA FIERA IN ROSA
Da non dimenticare che, in occasione del cinquantenario della nascita dell’Arte Povera, la ventiquattresima edizione rinsalda anche il legame della fiera con la città che la ospita, attraverso il recupero e la valorizzazione delle fondamenta culturali che, in quegli anni, resero Torino la capitale italiana dell’arte contemporanea. Artissima, è da sottolineare, quest’anno si tinge ancora di più di rosa, non solo per un restyling della veste grafica, ma anche e soprattutto per l’aumento della presenza femminile tra i curatori coinvolti fra le sette sezioni (di cui tre curate), con un team completamente rinnovato rispetto agli anni precedenti. “Le fiere d’arte contemporanea”, sottolinea la Bonacossa, “si distinguono per la dimensione non gerarchica della loro offerta in cui la molteplicità delle ricerche artistiche ridefinisce il sistema globale dell’arte contemporanea. La fiera si sviluppa orizzontalmente come un rizoma, affiancando in una struttura diffusa e reticolare, acentrica, le opere di settecento artisti presentati da più di duecento gallerie”.
SETTE AREE ESPOSITIVE
L’Oval ospiterà sette aree espositive. In primis, la Main Section, che raccoglie le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale. Quest’anno ne sono state selezionate 95 di cui 46 straniere. Segue la sezione New Entries, riservata alle gallerie emergenti sulla scena internazionale che ne 2017 avrà 13 gallerie di cui 8 straniere; e poi Dialogue, novità dell’edizione 2016, una sezione dedicata a progetti specifici in cui le opere di uno, due o tre artisti vengono messe in stretta relazione tra loro, con 33 gallerie di cui 26 straniere. E infine Editions & Publishing, inaugurata nel 2012, ospita edizioni, stampe e multipli di artisti contemporanei di 10 gallerie e librerie. Le aree curate, invece saranno: Disegni, che come sottolinea il nome disciplinare, per la sua prima edizione presenta i lavori di 26 artisti, rappresentati da 26 gallerie (10 italiane, 16 straniere) ed è curata da Luís Silva e João Mourão, direttori della Kunsthalle Lissabon, Lisbona. Cloè Perrone coordinerà invece Present Future, con opere di artisti invitati che includono proposte inedite realizzate per la fiera e progetti alla loro prima esposizione nel contesto europeo e italiano.
PREMI E RICERCHE
Nel 2017 Present Future propone i progetti di 20 artisti presentati da 23 gallerie (17 straniere e 6 italiane) e include in sé anche il Premio illy Present Future. L’ottava edizione di Back to The Future vedrà come curatrice Anna Daneri, che offrirà una nuova combinazione espositiva in grado di scoprire importanti opere degli anni ’80 e valutarne l’impatto sulle sperimentazioni attuali. In questa sezione partecipano a Back to the Future 27 artisti, presentati da 29 gallerie (12 italiane, 17 straniere). Senza dimenticare i premi come: quello Premio Fondazione Ettore Fico, finalizzato alla valorizzazione e promozione di un giovane artista; e Il Campari Art Prize, alla sua prima edizione, premio che sarà assegnato ad un artista under 35 tra quelli presentati nelle diverse sezioni della Fiera. Novità anche sul fronte della ricerca: la Camera di commercio sostiene, infatti, uno studio sull’indotto che riguarda città (Torino) e regione (Piemonte), condotto dall’Università di Torino e che segue, diversi anni dopo, il primo realizzato dalla Fondazione Agnelli.
IL PROGRAMMA EDUCATIONAL
PIPER. Learning at the discotheque è il titolo titolo del programma di incontri aperti al pubblico di Artissima a cura di the classroom, un centro di arte e formazione diretto da Paola Nicolin che reinventa le relazioni tra pratiche educative ed espositive. Il progetto sviluppa i suoi contenuti dalla riflessione sul Piper di Torino (fine anni Sessanta). E in ultimo, da tenere sotto stretta osservazione, il Deposito d’Arte Italiana Presente (a cura di Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini) progetto che ospiterà prestiti di rilievo dalle istituzioni piemontesi e opere provenienti delle gallerie presenti in fiera, riconoscendo loro il ruolo di spicco che hanno avuto e hanno nella produzione della storia dell’arte contemporanea nel nostro paese. Il Deposito non sarà una mostra, ma uno spazio dinamico di esposizione e di approfondimento dal quale iniziare una narrazione dell’arte italiana degli ultimi venti anni per fotografarla oggi immaginando gli sviluppi futuri. Ovviamente d’ispirazione speroniana e nuovamente dedicata ad un’esperienza fondativa, per Torino, nata sul finire degli anni Sessanta.
LA DOMENICA ECOLOGICA
La domenica è sicuramente uno dei giorni più fortunati, non tanto per il mercato, quanto per il pubblico che accorre in fiera numeroso e desideroso di scoprire le opere in mostra. Quest’anno, tuttavia, la “domenica ecologica”, annunciata il 5 settembre nelle giornate del 17 settembre, 8 ottobre e 5 novembre dal Comune di Torino, potrebbe mettere a rischio i travolgenti flussi cui gli habitué delle fiere sono oramai avvezzi. Muoversi a piedi o in bicicletta, dunque, ma data la situazione non brillante in città per ciò che concerne trasporto pubblico e servizi di bike sharing si prevedono problemi. Interpellata da Artribune la Bonacossa ha commentato: “stiamo lavorando con l’amministrazione comunale per risolvere il problema”.
– Ginevra Bria
3-5 novembre 2017
Oval, Lingotto Fiere, Torino
www.artissima.it
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