Francesco Giuliari – La seduzione del dettaglio
Mostra “La seduzione del dettaglio”, antologica di Francesco Giuliari (1929-2010), pittore e incisore di origini veronesi, ma che a Forlì ha vissuto e lavorato per anni, stringendo un legame fortissimo con la città e con coloro che lo hanno apprezzato non solo come pittore raffinato e colto, ma soprattutto per le sue doti umane.
Comunicato stampa
Sabato 9 settembre, alle ore 18, presso i Musei San Domenico a Forlì, si terrà l’inaugurazione della mostra “La seduzione del dettaglio”, antologica di Francesco Giuliari (1929-2010), pittore e incisore di origini veronesi, ma che a Forlì ha vissuto e lavorato per anni, stringendo un legame fortissimo con la città e con coloro che lo hanno apprezzato non solo come pittore raffinato e colto, ma soprattutto per le sue doti umane. Il Comune di Forlì, ad alcuni anni dalla sua scomparsa, rende oggi omaggio a Giuliari con una mostra antologica organizzata nella prestigiosa sede dei Musei San Domenico, attraverso un percorso che riunisce più di sessanta opere tra dipinti ed acqueforti; un segno di riconoscenza, ma soprattutto di rinnovato interesse per un artista di grande talento e sensibilità, capace di coniugare, con un gusto moderno e originale, arte e valori umani.
La produzione artistica di Giuliari, principalmente fatta di ritratti, nature morte ed opere allegoriche, colpisce per la straordinaria sontuosità pittorica e per un'aderenza al vero molto evocativa, non priva di note metafisiche. Principale caratteristica dei suoi lavori è la particolare disposizione per la citazione, una citazione colta, mai improvvisata, che attinge da una cultura vastissima e sedimentata, pregna di spirito umanistico, che trova appiglio in una moltitudine di precedenti illustri, sia artistici che letterari. Con una punta di ironia egli cita direttamente autori antichi e contemporanei, manifestando in alcuni affascinanti d'après il suo legame intellettuale con Michelangelo, Pontormo, Caravaggio, Guercino, Salvator Rosa, Casorati, Beuys.
L'amore per il dettaglio e per la sua forza comunicativa è un altro aspetto caratteristico dell'opera di Giuliari. E' nel dettaglio, infatti, che occulta i significati più autentici. Il particolare evoca ricordi e la memoria, che è alla base di tutto, è vista come “un antidoto contro la morte e lo sgomento della fine”. L'attenzione riposta sui significati, spesso allegorici, che si celano nei suoi dipinti, è resa manifesta con una frase che nei suoi lavori ricorre sempre, quasi fosse una firma: “sa figurarci l’icone e cura significarlo”, che poi corrisponde al doppio anagramma del suo nome.
Arricchiscono la mostra anche una ventina di preziose incisioni realizzate a partire dagli anni Settanta. Attraverso l'uso dell'inchiostro calcografico, in questi lavori oltre a ripercorrere i temi del ritratto, delle nature morte e delle composizioni allegoriche, si cimenta anche col genere del paesaggio, che al contrario risulta quasi completamente assente dalla sua produzione pittorica.
Sabato 9 settembre alle ore 18,00 l'inaugurazione ufficiale alla presenza del Sindaco di Forlì Davide Drei, dell'Assessora alla Cultura Elisa Giovannetti, dei curatori Diego Galizzi e Cristina Ambrosini e della signora Laura Coppi Giuliari, vedova dell'artista.
La mostra, ospitata al piano terra del San Domenico e inclusa nel biglietto d'ingresso dei musei, sarà visitabile fino al 1 ottobre 2017.