Andy Warhol da New York alle Stelline
Torna alla Fondazione Stelline la grande fotografia con una mostra dei 20 celebri ritratti realizzati da Aurelio Amendola a Andy Warhol. Per l’occasione verrà esposta la versione virata in magenta dell’opera “The Last Supper” del maestro della Pop Art.
Comunicato stampa
Continua l’attenzione della Fondazione Stelline per la grande fotografia, questa volta con una mostra dedicata ad Aurelio Amendola – e al suo lavoro su Andy Warhol – intitolata Andy Warhol da New York alle Stelline. Leonardo di Warhol / Warhol di Amendola.
Un percorso espositivo, che si terrà dal 19 settembre al 29 ottobre 2017, con cui la Fondazione Stelline vuole omaggiare il maestro della Pop Art proprio a 30 anni dalla sua scomparsa, attraverso l’ormai celebre serie di 20 ritratti che Amendola – il grande fotografo dell’arte e degli artisti – ha realizzato a New York, nella Factory, in due sessioni – nel 1977 e nel 1986 – e attraverso l’opera di Andy Warhol The Last Supper (1986), la cui versione virata in magenta, appartenente alle collezioni del Credito Valtellinese, sarà fulcro visivo e ideale della mostra.
The Last Supper è l’ultimo grande ciclo di Andy Warhol, quasi una sorta di testamento pittorico della figura più influente dell’arte della seconda metà del XX secolo. Quest’opera ha naturalmente un legame fortissimo con la città di Milano e con il nostro Palazzo: da qui è partita non solo la suggestione iconografica, ma anche la stessa idea di commissionare al maestro americano un lavoro ispirato al capolavoro leonardesco.
«Sono molti i motivi che rendono la Fondazione Stelline la casa naturale di questo progetto», sottolinea la presidente della Fondazione Stelline PierCarla Delpiano. «A partire dal fatto che qui a pochi passi si trovi l’opera d’arte di Leonardo da Vinci, cui Andy Warhol si è ispirato nella produzione di questo suo capolavoro, che è stato esposto proprio qui nel Refettorio trent’anni fa. Inoltre, il Credito Valtellinese, proprietario dell’opera, ha sede in questo bellissimo palazzo, così come la sede milanese di ICE – Agenzia, che ha contribuito alla realizzazione di questa mostra».
Per la scelta delle fotografie esposte sono state individuate queste celebri serie di scatti che da un lato evidenziano la capacità di Amendola di testimoniare lo scorrere dell’arte del nostro tempo attraverso i volti e i corpi dei suoi protagonisti, dall’altro coincidono con il momento di realizzazione di The Last Supper e delle sue infinite declinazioni.
Andy Warhol da New York alle Stelline. Leonardo di Warhol / Warhol di Amendola è un concentrato della poetica di Warhol, che si manifesta in uno dei suoi capolavori estremi, e nel
rapporto – per lui sempre centrale – con la macchina fotografica, strumento primario di assunzione del mondo e delle sue forme. Allo stesso modo, le due serie di Amendola testimoniano quanto la fotografia abbia giocato un ruolo centrale nell’affermazione di alcune figure del mondo artistico e come la forza della ritrattistica del maestro pistoiese abbia saputo raccontare tanto le opere quanto gli autori, in un legame indissolubile di vita e arte.
La mostra, curata da Walter Guadagnini e Alessandra Klimciuk, è accompagnata da un catalogo Skira ed è stata realizzata, con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano, grazie al contributo e al prezioso supporto dell’Associazione Pellettieri Italiani Aimpes in occasione dell’edizione 112 di Mipel, che quest’anno avrà come tema la Pop Art e di cui Andy Warhol da New York alle Stelline. Leonardo di Warhol / Warhol di Amendola sarà il fulcro di Mipel in città, il Fuorisalone della Fiera.
Proprio per questa edizione speciale, inoltre, è stato chiesto agli espositori di Mipel di realizzare una borsa sul tema: le 20 più significative saranno esposte durante la mostra alla Fondazione Stelline e una prestigiosa giuria decreterà i tre vincitori.
Nato a Pistoia nel 1938, Aurelio Amendola Nel corso della sua carriera si dedica soprattutto all’arte contemporanea, immortalando i protagonisti dell’arte del Novecento. Negli anni è arrivato a raccogliere una vera e propria galleria di ritratti, comprendente i più rinomati maestri del XX secolo, come De Chirico, Lichtenstein, Pomodoro, Schifano, Warhol, per ricordarne solo alcuni. All'opera di Amendola si devono infatti numerose monografie dedicate ai maggiori scultori e pittori contemporanei, tra cui quelle su Marino Marini, Burri, Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi, Kounellis, Pistoletto, Parmiggiani, Paladino, Barni, Ruffi. Amendola inoltre è noto per le fotografie delle sculture del Rinascimento italiano: ha documentato l'opera di Giovanni Pisano, Michelangelo e Donatello. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni, tra queste quella della Fondazione Maramotti, del Maxxi di Roma, della Fondazione Alberto Burri, degli Uffizi e della a Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, oltre a far parte di numerose collezioni private.