Le Gallerie dell’Accademia di Venezia compiono duecento anni e festeggiano con una grande mostra
Ha preso il via oggi, venerdì 29 settembre, l’atteso appuntamento espositivo nella cornice della sede lagunare. Riflettori puntati su Francesco Hayez, Antonio Canova e Leopoldo Cicognara, tre personalità fortemente legate alle origini del museo veneziano.
Mescola storia e cultura visiva la mostra che accoglie il pubblico negli ambienti al pianterreno delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. In occasione del bicentenario della propria attività, la sede veneziana guarda alle origini, concentrando l’attenzione su tre figure cardine nello sviluppo di un organismo capace di tutelare il patrimonio artistico della Serenissima, venuta meno la centralità di quest’ultima sullo scacchiere politico internazionale.
Fu grazie al conte ferrarese Leopoldo Cicognara, allora presidente dell’Accademia di Belle Arti, ad Antonio Canova e a Francesco Hayez che la sede fondata per decreto napoleonico nel 1807, e aperta ai visitatori un decennio più tardi, si configurò come un luogo atto alla salvaguardia dei beni civici ed ecclesiastici, messi a dura prova dalle dispersioni seguite alla fine della Serenissima. Le oltre 130 opere in mostra, organizzate attorno a dieci sezioni, includono la serie di manufatti spediti alla corte di Vienna nel 1818 per rendere omaggio al quarto matrimonio dell’imperatore Francesco I, riuniti a Venezia dopo due secoli, e la celebre Musa Polimnia di Canova, la cui storia trova finalmente piena visibilità.
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