È solo un inizio. 1968
1968, al via le celebrazioni con la grande mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e la diretta di Caterpillar Radio 2
Comunicato stampa
Lunedì 2 ottobre Caterpillar, il programma cult di Rai Radio2, si trasferisce alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma per una puntata speciale in occasione dell’inaugurazione della prima grade mostra italiana per le celebrazioni del 50° anniversario del 1968.
Nell'ambito della partnership tra la Galleria Nazionale e Radio2, dalle 18.30 tutti gli ascoltatori di Caterpillar potranno seguire l’inaugurazione della mostra attraverso le voci dei conduttori Massimo Cirri, Sara Zambotti e Paolo Labati, che li accompagneranno nel cortocircuito avvenuto nel 1968 tra arte, politica e creatività. Sarà un’anteprima, in diretta su Radio2, con ospiti prestigiosi, tra gli altri Lidia Ravera, Franco Taviani, Gino Castaldo e Paolo Ramundo, grandi protagonisti dell’epoca e, naturalmente, con tutti gli ascoltatori che vorranno prenderne parte, per un gioco di ambientazione temporale. Non saremo più nel 2017, ma nel 2 ottobre 1967, per raccontare chi erano i protagonisti dell’epoca e come il ’68 ha cambiato le loro vite. A parlare ci saranno anche le nuove generazioni, quelle dei figli di chi il ’68 l’ha vissuto in prima persona.
Caterpillar, uno dei programmi cult di Rai Radio2, ha da poco compiuto 20 anni. Condotto da Massimo Cirri e Sara Zambotti, con Paolo Labati e Marta Zoboli, è in onda dal lunedì al venerdì alle 18.30, ed è uno dei programmi radiofonici più partecipati dagli ascoltatori che telefonano, scrivono, diventano corrispondenti (“agenti”) internazionali del programma, partecipano ai "raduni” e spengono le luci nel giorno di “M'Illumino di Meno”, da 13 anni la giornata del risparmio energetico, diventata un appuntamento fisso nel calendario di tanti italiani.
A seguire dj set di Raffaele Costantino, che presenterà un excursus musicale dal 1968 al 2017: un remix in diretta di alcuni dei brani più celebri del ‘68, scomposti e ri-contestualizzati ai giorni nostri. Costantino ci darà la sua personale interpretazione di come i brani avrebbero potuto prendere forma se prodotti oggi.
Raffaele Costantino conduce MusicalBox su Radio2, punto di riferimento unico nel panorama radiofonico nazionale, e di Soundreef Waves. Pubblica il suo primo libro nel 2016 (“Storia Di Una Playlist, Playlist di Una Storia”, Arcana Edizioni). Oltre ad essere socio fondatore della Snob Production e di Snob Studio, è consulente musicale, curatore e direttore artistico. Ha collaborato con L’Auditorium di Roma, dirigendo per sette anni Meet In Town e curando la collana di incontro tra jazz ed elettronica per Parco Della Musica Records. Contribuisce da molti anni alla divulgazione dei nuovi linguaggi musicali, con attenzione per le nuove direzioni del jazz e per la sperimentazione di nuovi incroci tra musica elettronica e tradizione Africana. È stato prodotto dalle prestigiose etichette Black Acre di Bristol, Wonderwheel di New York, Bronswood di Londra. Ha vinto il premio Best Track of The Year 2016 nel prestigioso concorso organizzato da Gilles Petereson (BBC) a Londra (Worldwideawards). Con lo stesso Gilles Peterson collabora per il progetto radio Worldwidefm.
È il preludio. Così comincia il 50° anniversario del ’68, nella ripresa del gesto di rottura radicale che si è abbattuto sulle società occidentali e che non ha lasciato indenne il mondo dell’arte. Comincia con la mostra È solo un inizio. 1968 (3 ottobre 2017 – 14 gennaio 2018) alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la prima in Italia dedicata al ’68 e ai suoi intrecci con i movimenti e i fermenti artistici che lo annunciano, gli corrono paralleli e lo prolungano.
È solo un inizio. 1968, non è solo il titolo della mostra a cura di Ester Coen o lo slogan dell’insurrezione del Maggio francese, ma un invito a guardare ai processi, al divenire, all’apertura di quanto inizia e mai più smetterà di iniziare, sempre di nuovo, dal ’68 in poi. L’arte, la democrazia, la vita, niente sarà più uguale dopo di allora, eppure niente sarà mai una conquista sicura. Del ’68 non ci restano la sua storia, le sue sconfitte, le sue vittorie, ma un monito che diventa elogio dell’incompiuto: Ce n’est qu’un début.
Di questo inizio, che ignora volutamente gli esiti e tiene sotto traccia la frase di Gilles Deleuze «Lo abbiamo sempre saputo che sarebbe finita male», la mostra della Galleria Nazionale racconta il cortocircuito tra arte, politica, creatività. Non solo e non tanto perché lo spirito di rivolta del ’68 si estende anche al mondo dell’arte, ma perché l’arte ha un modo suo di creare quello stesso desiderio di inizio che col ’68 si trova a condividere: col minimalismo, il concettuale, l’arte povera, la land art, le numerose correnti che in quegli anni emergono fulminee e si propagano, pur nella diversità di metodi e progettualità. Insieme a un rinnovamento radicale del pensiero e delle arti della vita espresse con il design e la moda.
Le correnti artistiche finiranno riordinate nella storia dell’arte. I movimenti politici nella storia degli sconfitti. La mostra È solo un inizio. 1968 non giudica i fini e non si esprime sull’adeguatezza dei mezzi. Racconta “ciò che comincia” con le opere di:
Vito Acconci, Carl Andre, Franco Angeli, Giovanni Anselmo, Diane Arbus, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Carla Cerati, Merce Cunningham, Gino De Dominicis, Walter De Maria, Valie Export, Luciano Fabro, Rose Finn-Kelcey, Dan Flavin, Hans Haacke, Michael Heizer, Eva Hesse, Nancy Holt, Joan Jonas, Donald Judd, Allan Kaprow, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Yayoi Kusama, Sol LeWitt, Richard Long, Toshio Matsumoto, Gordon Matta-Clark, Mario Merz, Marisa Merz, Maurizio Mochetti, Richard Moore, Bruce Nauman, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Mario Schifano, Carolee Schneemann, Gerry Schum, Robert Smithson, Bernar Venet, Lawrence Wiener, Gilberto Zorio.
E dalla collezione della Galleria Nazionale con le opere di:
Gianfranco Baruchello, Daniel Buren, Mario Ceroli, Christo, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Eliseo Mattiacci, Pino Pascali, Andy Warhol.
E sarà un inizio indelebile.
Accompagna la mostra il Giornale-Catalogo È solo un inizio. 1968 con il testo di Ester Coen e interventi, tra gli altri, di: Franco Berardi Bifo, Achille Bonito Oliva, Luciana Castellina, Germano Celant, Goffredo Fofi, Franco Piperno, Rossana Rossanda, Lea Vergine, a cura di Ilaria Bussoni e Nicolas Martino.
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