Video mapping e immagini dallo spazio. Ecco gli eventi per i 20 del Guggenheim Museum di Bilbao
Progettato nella prima metà degli anni Novanta dall’architetto Frank O. Gehry, il museo si appresta a celebrare il suo ventesimo anniversario dalla nascita con spettacoli di video mapping che coniugano arte, musica e astronomia.
Art changes everything – l’arte cambia ogni cosa: un motto, un tema, un’idea, ma soprattutto una sintesi della vita e delle attività del Guggenheim Museum di Bilbao, istituzione museale spagnola che quest’anno si appresta a celebrare il suo ventesimo anniversario dalla nascita. Progettato da Frank O. Gehry (Toronto, 1929), l’imponente edificio considerato una delle architetture più rappresentative del Novecento, ma anche un caso studio per la museologia contemporanea grazie alla felice relazione tra museo e territorio, apriva le porte al pubblico nel 1997. Dall’11 al 14 ottobre, il terzo museo della famiglia Guggenheim, sarà protagonista di una serie di eventi che coinvolgeranno pubblico, artisti, musicisti e persino astronauti.
IL PROGETTO VISIONARIO DI FRANK O. GEHRY
Era la fine degli anni Ottanta quando l’amministrazione della città di Bilbao iniziava a formulare un piano di riqualificazione della regione basca, partendo proprio da un progetto che ne promuovesse il suo sviluppo culturale. Nel 1991, le autorità basche proposero alla Solomon R. Guggenheim Foundation l’idea di realizzare un loro museo a Bilbao, e per la progettazione del nuovo edificio fu indetto un concorso a cui parteciparono studi di architettura di tutto il mondo, con nomi del calibro di Arata Isozaki e Coop Himmelb(l)au. Il progetto selezionato fu, alla fine, quello di Frank O. Gehry, un edificio dai volumi dall’andamento distorto e obliquo realizzato in marmo, acciaio e vetro e rivestito da fogli di titanio bagnati nello zinco. Un’architettura visionaria ed espressionista, realizzata grazie alla sofisticata tecnologia del programma CATIA, caratterizzata dalle proprietà riflettenti e cangianti dei suoi esterni e concepita come una grande scultura che si integra nel paesaggio circostante. Con il progetto di Bilbao cominciava, inoltre, il piano di espansione del brand Guggenheim nel mondo: il capostipite di New York è nato nel 1937, la fondazione di Venezia nel 1980 (ma nella preesistente casa già dedicata all’arte di Peggy Guggenheim), nel 1997 apre una succursale a Berlino, in partnership con Deutsche Bank (chiusa poi nel 2012), sempre quest’anno vedrà la luce Abu Dhabi, mentre è in stallo la proposta per Helsinki.
LO SPETTACOLO DI VIDEO MAPPING CHE ANIMERÀ LE SUPERFICI DEL MUSEO
E proprio le “magiche” superfici dell’edificio progettato dal grande architetto canadese saranno protagoniste di uno degli eventi più spettacolari. Reflections è, infatti, il titolo dello show di video mapping che si preannuncia già come una performance artistica e multisensoriale unica che, si prevede, attirerà oltre 200mila spettatori. Realizzato dalla 59 Productions, Reflections, una proiezione della durata di 20 minuti che sarà ripetuta due volte al giorno per tutta la durata delle celebrazioni, renderà animate le superfici del museo, con immagini che ripercorreranno la sua genesi e costruzione e giochi di luci che trasformeranno le curve progettate da Frank O. Gehry in organismi viventi. Alcune delle opere più famose che circondano il museo saranno coinvolte in Reflections, come il ragno gigante di Louise Bourgeois che proietterà la sua enorme ombra sull’edificio, e il cucciolo-aiuola di Jeff Koons che propagherà fiori sulle superfici dell’edificio. “Penso che uno spettacolo come Reflections, che trasformerà l’edificio del Museo Guggenheim Bilbao con centinaia di texture, colori e storie, è sicuramente da vedere”, ha dichiarato Koons. “È veramente piacevole vedere il mio lavoro che ‘copre’ tutto il museo”.
ARTE, MUSICA E ASTRONOMIA
Oltre a Reflections, il programma di celebrazioni prevede un appuntamento che coniuga arte, scienza e tecnologia. Chasmata è uno spettacolo organizzato in collaborazione con ESA – Agenzia Spaziale Europea che condurrà il pubblico verso un viaggio nello spazio attraverso immagini inedite di Marte e la presenza dell’astronauta Pedro Duque, che condividerà con i partecipanti un messaggio proveniente dalla Stazione Spaziale Internazionale. In Chasmata, discipline come l’astrogeologia, la musica strumentale, la musica elettronica e le arti visive si fonderanno per dare vita a una vera e propria performance. Oltre cento sassofonisti accompagneranno la proiezioni delle immagini del “Pianeta Rosso” sulle pareti curve dell’atrio del museo, e il pubblico avrà la possibilità di partecipare da protagonista allo show: scaricando l’apposita app, sarà possibile interagire con i propri cellulari con gli strumenti dei musicisti impegnati nello spettacolo sonoro.
– Desirée Maida
Bilbao // dall’11 al 14 ottobre 2017
Museum’s 20th Anniversary
Guggenheim Museum
www.guggenheim-bilbao.eus
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