A Torino le OGR ospitano il primo convegno dedicato alla svolta post-digitale dei musei
Sarà ospitato negli spazi appena inaugurati delle OGR di Torino un convegno dedicato al rapporto tra musei e nuove tecnologie. Tanti gli ospiti internazionali in una due giorni curata dal neodirettore della GAMeC Lorenzo Giusti e Nicola Ricciardi.
È ancora in corso il programma inaugurale delle nuove OGR, le Officine Grandi Riparazioni di Torino trasformate in un polo della creatività, della cultura e dello spettacolo, che iniziano ad essere resi noti i piani relativi all’offerta culturale che vanta collaborazioni prestigiose sia in Italia che all’estero. A cominciare da Amaci, l’Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani, prossima alla Giornata del Contemporaneo (14 ottobre), che propone in partnership con OGR il primo convegno dedicato al rapporto tra musei e nuove tecnologie nell’ambito di Museo Ventuno, una nuova piattaforma di ricerca dedicata alle trasformazioni dei musei d’arte contemporanea.
IL CONVEGNO
Vanta un’agenda ricca di lectures e approfondimenti, la tavola rotonda ideata da Amaci e curata da Lorenzo Giusti e Nicola Ricciardi che si svolgerà alle OGR il 3 e il 4 novembre 2017. Il convegno, dal titolo programmatico Museums at The ‘Post-Digital’ Turn, propone una riflessione trasversale sui cambiamenti messi in atto nelle strutture museali dalla rivoluzione tecnologica, provando ad analizzare le modalità operative e a suggerire i possibili scenari futuri. Il sistema museale si trova in effetti a fronteggiare la sfida di essere sempre più competitivo sul piano dei nuovi media per essere al passo con i tempi e per attrarre visitatori. I social network, l’iper-connessione, la condivisione immediata di immagini e di informazioni ha modificato la totalità del vivere contemporaneo con notevoli ripercussione anche sulle pratiche artistiche e sulla modalità di fruizione delle opere d’arte.
I RELATORI
“Con l’occasione della Contemporary Art Week”, ci racconta Nicola Ricciardi, direttore artistico di OGR e curatore del convegno, “volevamo presentarci al mondo dell’arte contemporanea che passerà da Torino con un programma interdisciplinare in grado di sommare le diverse anime di OGR: da un lato l’anima performativa—attraverso concerti in esclusiva come quello dei Kraftwerk o il live di Kamasi Washington—dall’altra quella visiva—con la grande mostra organizzata assieme alla Fondazione Sandretto e curata da Liam Gillick, Tom Eccles, Mark Rappolt. Ma oltre a essere un luogo di produzione dei contenuti le OGR saranno anche un luogo di parole e di pensiero, di elaborazione e di teoria. Per inaugurare la serie di talks e di simposi che abbiamo già in programma per il 2018, abbiamo pensato di radunare sotto il nostro tetto tutti i direttori dei musei d’arte contemporanea italiana riuniti in AMACI e, attraverso il preziosissimo lavoro di Lorenzo Giusti, proporre loro di dibattere su un tema per noi cruciale: la terra di mezzo tra arte e tecnologia”. Il convegno è strutturato in sette sessioni di approfondimento spalmate su due giorni con un parterre di relatori internazionali come la storica dell’arte Claire Bishop, gli artisti Cécile B. Evans e Liam Gillick, Lauren Cornell, direttore del CCS Bard’s Graduate Program e Chief Curator all’Hessel Museum of Art di New York, il filosofo Boris Groys (Filosofo e Critico d’Arte), Christiane Paul, curatore per le Arti Digitali del Whitney Museum e il curatore Domenico Quaranta. A moderare la tavola rotonda sono stati invitati i direttori di alcuni dei maggiori musei italiani come Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli e della GAM di Torino, Lorenzo Giusti, neo direttore della Gamec di Bergamo, Letizia Ragaglia, direttore del MUSEION di Bolzano, Nicola Ricciardi, direttore artistico di OGR e Andrea Viliani, direttore del Museo MADRE di Napoli. Oltre ad un comitato scientifico guidato da Gail Cochrane e Pier Paolo Peruccio. “Per espandere il dialogo e il confronto”, continua Ricciardi, “assieme a AMACI e a Lorenzo abbiamo quindi deciso di coinvolgere anche un panel internazionale di primissimo livello, affinché—questa la nostra speranza—i ragionamenti che si svilupperanno sotto le volte delle OGR possano proseguire oltralpe e oltreoceano”.
LA DIDATTICA AL CENTRO
“Le OGR, una volta terminata la ristrutturazione dell’intero complesso”, rivela RIcciardi, “ospiteranno non solo 9.000 metri quadri di mostre e di concerti—le cosiddette Officine Nord, inaugurate questo 30 settembre—, ma anche 9.000 metri quadri di ricerca e innovazione tecnologia—in quella che dalla primavera dell’anno prossima verrà ribattezzata Officina Sud”. Il nuovo polo culturale delle OGR punta notevolmente sulla didattica facendo leva anche sulla collaborazione del network ZonArte sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che riunisce i dipartimenti didattici dei principali musei d’arte contemporanea piemontesi: Castello di Rivoli, Fondazione Merz, GAM, PAV-Parco Arte Vivente, Cittadellarte Fondazione Pistoletto e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Questa partnership punta a trainare le neonate OGR in maniera funzionale all’interno del sistema virtuoso dell’arte contemporanea piemontese. La collaborazione trova il suo punto di incontro in Tutto Infinito, l’opera realizzata da Patrick Tuttofuoco con la collaborazione di CasaOz, una onlus che ospita bambini malati e le loro famiglie in strutture di sostegno. Il programma didattico di OGR propone visite guidate, seminari, workshop per bambini ed adulti in un fitto calendario di incontri gratuiti.
– Mariacristina Ferraioli
Torino//3 e 4 novembre 2017
Museums at The ‘Post-Digital’ Turn
Corso Castelfidardo, 22, 10138 Torino
http://www.ogrtorino.it
http://www.ogrtorino.it
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