Il pop da nord a sud
Un poker d’artisti non solo virtuale. Un poker perché in quattro hanno elaborato una unica opera corale formata da quattro assi rielaborati in linguaggio pop.
Comunicato stampa
Un poker d’artisti non solo virtuale. Un poker perché in quattro hanno elaborato una unica opera corale formata da quattro assi rielaborati in linguaggio pop.
Sono Demetrio Di Grado, Pablo Dilet, Stefano Gentile e Max Ferrigno, ovvero gli autori scelti per allestire lo spazio del Giuseppe Veniero Project per la Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci (Associazione musei d’arte contemporanea italiani) e in programma per l’intera giornata di sabato 14 ottobre - (9-13 e 16-20) piazza Cassa di Risparmio 22 Palermo.
Quattro assi in cui ciascuno degli autori, due siciliani, un piemontese ed un lombardo, ha elaborato il proprio asso per firmare la mostra dal titolo “Il pop da Nord a Sud”.
Ci sono le forbici dei collage simbolo delle opere di Demetrio DI Grado, una scritta impressa con la macchina per scrivere di Pablo DIlet, un cuore sacro intriso di perversione firmato da Max Ferrigno ed un omaggio a Jeff Koonz dal titolo Bluff e firmato da Stefano Gentile.
Nonostante ciascuna delle opere che compongono il poker artistico abbiamo un loro titolo, gli autori hanno scelto di dare all’opera corale il titolo di “Indivisibili”.
GLI AUTORI
Demetrio Di Grado è un meccanico della carta, con le forbici e colla a cercar di far carburare i colori delle sue creazioni, nei ritagli ricercati nello scarto della quotidianità e nelle riviste vintage dal 1930 al 1960. Dal testo di Claudio Lorenzoni a.k.a. Jimmy Rivoltella
Pablo Dilet è lo pseudonimo con cui il giornalista Dario La Rosa (Palermo, 1980) ha intrapreso il suo percorso artistico caratterizzato dalla parola come opera d’arte e da installazioni su temi sociali
Max Ferrigno è nato a Casale Monferrato il 14 Novembre 1977. Nel 2005 che la sua sensibilità artistica subisce una forte scossa. Riprende a guardare i vecchi cartoni animati giapponesi. Inizia così la fase “popsurrealista”, dove i personaggi dei cartoni animati, le merendine ed i giochi di una generazione diventano “attori attivi” nelle sue opere.
Stefano Gentile, nato a Milano nel 76, si è avvicinato tardi al mondo dell'arte. I suoi mezzi di espressione sono rappresentati dalla pittura figurativa sia in chiave pop che surreale ed I temi a lui cari sono quelli della politica, il decadimento della società, la storia e la crisi ambientale.