Autunno a Palermo
In attesa di ospitare la biennale Manifesta e di assumere la corona di Capitale Italiana della Cultura nel 2018, Palermo ha già tanto da offrire. Percorsi barocchi o segreti ed esperienze enogastronomiche. Ecco una miniguida per un weekend di inizio autunno nella bella città siciliana.
LA MOSTRA
Si è svolta all’Oratorio dei Bianchi la grande mostra dedicata a uno dei protagonisti e migliori cantori dell’arte italiana a cavallo tra Seicento e Settecento, Giacomo Serpotta. Classe siciliana, fare barocco, gusto internazionale, Serpotta è stato tra i più grandi scultori del suo tempo e maestro assoluto dello stucco. Palermo gli deve molto, soprattutto il magnifico Oratorio di San Lorenzo che, nonostante gli atti di vandalismo e i furti che ne hanno danneggiato alcune porzioni (come la Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, trafugata nel 1969 e firmata da Caravaggio), costringe ancora oggi visitatori provenienti da tutto il mondo a stare per ore con il naso all’insù, cercando di cogliere tutti i particolari e le visioni di insieme che offre. Stando alle cronache del suo tempo, Serpotta non uscì mai dalla sua amata Sicilia, ma molti sostengono che la sua arte abbia subito influenze berniniane e suggeriscono probabili studi a Roma. A lui si deve l’invenzione della tecnica dell’allastratura, che fa apparire lo stucco levigato come il marmo. La mostra Serpotta e il suo tempo, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia Mediterraneo, si è snodata fra oltre cento opere (dipinti, marmi, gioielli, avori, disegni, stampe e naturalmente gli immancabili stucchi), stendendo non solo una storia complessa e articolata del maestro e della sua cerchia, ma anche un resoconto importante dell’arte e delle maestranze siciliane di quel periodo storico. Tra le chicche, gli stucchi provenienti dalla Chiesa delle Stimmate, distrutta a fine Ottocento per far posto al Teatro Massimo.
Palermo
Serpotta e il suo tempo
Oratorio dei Bianchi
Piazzetta della Vittoria allo Spasimo
091 8887767
www.mostraserpotta.it
IL MUSEO
Ha aperto a luglio ed è già diventato uno spazio icona per i visitatori di tutta la Sicilia. Ci troviamo a Carini, a soli trenta chilometri dal centro di Palermo, in un castello famoso per essere stato lo scenario di uno dei delitti d’onore più noti della storia, quello della Baronessa di Carini, colpevole di adulterio. La fortezza diventa scenario e sede del progetto Moon: a promuoverlo un team giovane e atipico. Due artisti ‒ Giuseppe Buzzotta, palermitano classe 1983, che lo ha ideato, insieme a Gabriella Ciancimino, artista concittadina, classe 1978 – e una critica d’arte, Daniela Bigi, romana. Le ultime due fanno parte del comitato direttivo. La programmazione di Carini prosegue, anche nel mese di ottobre, con i tre progetti che hanno inaugurato lo spazio: Vussuria di Gianni Politi, Allegorical Humanities di Mary Zigouri, Varie dal km classico di Campostabile/Stefania Zocco. Novembre e dicembre saranno i mesi dedicati alle residenze d’artista, con Ute Muller e Christoph Meier, invitati a confrontarsi con il bel luogo siciliano. Da ottobre a marzo, invece, si svolge il workshop, diretto da Buzzotta con la supervisione e la partecipazione di Bigi, The seedlings need lights, dedicato ai giovani di Carini e agli ospiti della struttura di prima accoglienza ad alta specializzazione “new life”, impegnata nell’inserimento dei minori stranieri sul territorio Italiano, i quali lavoreranno insieme nella costruzione di un “tempio laico”.
Castello di Carini
Corso Umberto I
www.mooncontemporary.com
IL FESTIVAL
Il mese di ottobre è dedicato al progetto Le vie dei tesori. È un festival, ma non solo, e permette ai visitatori di scoprire luoghi nascosti e segreti della bella città siciliana. “Il patrimonio di Palermo”, spiegano gli organizzatori, “sta anche nella sua imperfezione. Cioè proprio nel fatto che questo immenso capitale artistico, culturale e umano non è stato messo a frutto compiutamente. C’è un grande scarto tra quel che Palermo è e quel che può diventare, perché ci sono enormi potenzialità inespresse. È nel margine, nella frontiera, che si possono trovare soluzioni e spinte innovative e originali”. Con queste premesse, Le vie dei tesori non si svolge nelle sedi classiche di una visita alla città, bensì in cripte, ville, palazzi, chiese, oratori, luoghi sotterranei e – dal 2006, anno della prima edizione – conduce migliaia di turisti a scoprire la Chiesa di San Giovanni dei Napoletani, il Museo Internazionale delle Marionette, il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini, la Biblioteca Comunale, la Chiesa del Piliere, tra i molti altri luoghi (sono novanta in tutto) inclusi negli itinerari. Interessante è anche la navigazione del sito web, che permette, grazie a pratiche schede, di prepararsi prima della visita con qualche informazione in più e l’immancabile mappa.
Palermo // fino al 29 ottobre
Le vie dei tesori
www.leviedeitesori.com/palermo/
MANGIARE E DORMIRE
Premiata dalla guida Vini d’Italia 2018 del Gambero Rosso con ben ventidue vini Tre Bicchieri, la Sicilia è senz’altro una terra che non manca di offrire eccellenze enogastronomiche ed esperienze da non perdere. Per chi vuole cogliere ancora qualche sprazzo d’estate, che nell’isola sembra non finire mai, non rinunciando a un’atmosfera raffinata, Bye Bye Blues a Mondello è sicuramente la meta. La chef di questo locale, nato nel 1991, è la apprezzatissima Patrizia Di Benedetto, originaria di Palermo, la cucina è con ingredienti a km 0 e con un tono mediterraneo estremamente connesso al territorio. Sempre a pochi chilometri da Palermo, a Bagheria, c’è I Pupi, un “raccolto ristorante di design di nostra proprietà”, spiega Tony Lo Coco, il famoso chef che lo ha fondato. “Per me e Laura – sorridente colonna portante del locale ‒ si è avverato un sogno: cucinare a casa nostra, in un contesto molto bello e gradevole, per il piacere dei nostri amici-ospiti”. Menù di mare, terra o misto, lasciandosi guidare nelle degustazioni. Se invece desiderate restare in città, una tappa da non mancare è il ristorante del bellissimo Palazzo Branciforte. La visita vale doppio: accanto troverete Palazzo Lampedusa, dove è nato e ha vissuto il Principe Tomasi di Lampedusa, dimora del Cinquecento completamente ripristinata dopo il bombardamento del 1943. All’interno, si dorme da Lago Welcome Palermo @ Gattopardo Apartments, bed & breakfast di design che fa parte del network dell’azienda padovana Lago. Un’alternativa è N38E13, boutique bed & breakfast all’ingresso del quartiere Ballarò con art gallery, spazi laboratoriali e interni di design.
Mondello
Bye Bye Blues
Via del Garofalo 23
091 6841415
www.byebyeblues.it
Bagheria
I Pupi
Via del Cavaliere 59
091 902579
www.ipupiristorante.it
Palermo
Ristorante Palazzo Branciforte
Via Bara all’Olivella 2
091 321748
www.palazzobranciforte.it/ristorante
Palermo
Lago Welcome Palermo @ Gattopardo Apartments
Palazzo Lampedusa
Via di Lampedusa 23
www.lago.it
Palermo
N38E13
Via Maqueda 7
www.n38e13.com
‒ Santa Nastro
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #6
Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua inserzione sul prossimo Artribune
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati