Essenziale, nel caso dell’artista californiana Pae White (Pasadena, 1963; vive a Los Angeles), è una condizione di equilibrio che le consente di sfuggire a scomode etichette ma soprattutto di lasciarsi aperte tutte le strade, esaltando la duttilità formale e concettuale delle sue opere. Arte o design, monumentalità o precarietà, seduzione o ridondanza formale? I lavori allestiti presso il nuovo spazio di Kaufmann Repetto ricapitolano efficacemente questa poetica illusionista della soglia, che qui è investita con il chiaro intento di dar forma a processi e fenomeni effimeri, in transizione.
Volute di fumo trasformate in arazzi, spirali di pop corn impreziositi d’oro appesi nel vuoto: sono sculture fluttuanti che entrano naturalmente in armonia con lo sguardo e il corpo del visitatore. Buono il non facile allestimento, unica pecca? Le piccole tavole cesellate, opere tipicamente bon marché.
Alfredo Sigolo
Milano // fino al 21 maggio 2011
Pae White – A piece of the almost grey sky…
www.kaufmannrepetto.it
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