Museo Ventuno
Una piattaforma di ricerca sui musei del Ventunesimo secolo.
Comunicato stampa
MUSEO VENTUNO
Una piattaforma di ricerca sui musei del Ventunesimo secolo
MUSEUMS AT THE ‘POST-DIGITAL’ TURN / I MUSEI ALLA SVOLTA ‘POST-DIGITAL’
AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e OGR – Officine Grandi Riparazioni annunciano un convegno internazionale in programma alle OGR di Torino per affrontare una riflessione trasversale sui musei d'arte contemporanea e sui cambiamenti radicali nei modi di produrre e fruire le opere d'arte.
Il convegno è un progetto di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, a cura di Lorenzo Giusti (Membro del Consiglio Direttivo AMACI e Direttore del Museo MAN di Nuoro) e Nicola Ricciardi (Direttore Artistico delle OGR di Torino).
3-4 novembre 2017, OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino.
Biglietto per le due giornate: € 150
Registrazioni su www.eventbrite.it
https://www.eventbrite.com/e/museum-twenty-one-museums-at-the-post-digital-turn-tickets-36353428082
Bergamo, luglio 2017 – AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino annunciano Museums at The ‘Post-Digital’ Turn (I musei alla svolta ‘post-digital’) il primo convegno ideato da AMACI nell’ambito di Museo Ventuno, una nuova piattaforma di ricerca dedicata alle trasformazioni dei musei d’arte contemporanea.
Il 3 e 4 novembre 2017, alle OGR di Torino, Museums at The ‘Post-Digital’ Turn si articolerà in sette diversi momenti di approfondimento con lecture e presentazioni di Claire Bishop (Professore, CUNY Graduate Center, NY), Cécile B. Evans (Artista), Lauren Cornell (Direttore del CCS Bard’s Graduate Program e Chief Curator all’Hessel Museum of Art, NY), Liam Gillick (Artista), Boris Groys (Filosofo e Critico d’Arte), Christiane Paul (Professore Associato, School of Media Studies, The New School; Curatore Aggiunto per Digital Art, Whitney Museum, NY) e Domenico Quaranta (Critico d’Arte, Professore e Curatore). Le sessioni di approfondimento saranno condotte da moderatori come Gabriella Belli (Direttore, Fondazione Musei Civici di Venezia), Carolyn Christov-Bakargiev (Direttore, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino), Lorenzo Giusti (Direttore, Museo MAN, Nuoro), Letizia Ragaglia (Direttore, MUSEION, Bolzano), Nicola Ricciardi (Direttore Artistico, OGR, Torino) e Andrea Viliani (Direttore, Museo MADRE, Napoli).
Il convegno includerà anche una sessione scientifica coordinata da Gail Cochrane (Dottoressa, Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design) e Pier Paolo Peruccio (Professore, Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design), con panel e contributi di esperti provenienti da prestigiose Università e Istituti internazionali, quali Sara Abram (Coordinatore del settore conservazione arte contemporanea, Centro Conservazione e Restauro "La Venaria Reale", Scuola di specializzazione avanzata, Torino), Lily Diaz-Kommonen (Professore, Aalto University, Helsinki), Claudio Germak (Professore, Politecnico di Torino), Cecilia Hurley-Griener (Ricercatore e docente, École du Louvre, Parigi), Michael Grugl (Critico e Architetto, Rhode Island School of Design, Providence), Sanneke Stigter (Assistente Professore, Università di Amsterdam), Hélène Vassal (Capo delle collezioni, Centre Pompidou – Professore, École du Louvre, Parigi), Malene Vest Hansen (Professore Associato, Università di Copenhagen) e Victoria Walsh (Professore e Responsabile del programma Curating Contemporary Art, Royal College of Art, Londra).
Data la missione di AMACI – Associazione fondata nel 2003 con lo scopo di promuovere i linguaggi dell’arte contemporanea, di supportare lo sviluppo delle politiche istituzionali per il contemporaneo e di definire linee guida per una comune strategia culturale per i musei d'arte contemporanea – e la nuova e crescente necessità di analizzare le più recenti pratiche museali, Museums at the ‘Post-Digital’ Turn non intende interrogarsi su "cosa sta accadendo?" ma su una questione più urgente e durevole: "quali saranno gli scenari futuri?"
La rivoluzione tecnologica ha posto le istituzioni culturali di fronte a una sfida generazionale che le invita a riscrivere il proprio ruolo e ad aggiornare le proprie pratiche operative. Il convegno vuole affrontare un aspetto cruciale del nostro tempo, che ha portato a un cambiamento radicale nei modi di produrre e fruire le opere d'arte, mettendo il museo d'arte contemporanea di fronte alla necessità di una riflessione approfondita e trasversale. Nell’ultimo decennio le connessioni tra reti e la realtà digitale sono diventati elementi effettivi della vita quotidiana. Tali dimensioni sono state naturalizzate nel nostro modo di pensare l’esistenza, in una visione del mondo che ingloba la totalità del vivere contemporaneo, dal rapporto con gli oggetti alla strutturazione ramificata delle dinamiche sociali. L’arte e il suo sistema hanno recepito questo mutamento - la cosiddetta "svolta post-digitale" - avviando un processo di trasformazione sostanziale.
La condivisione in tempo reale di immagini e informazioni attraverso dispositivi digitali ha portato a una sempre maggiore radicalizzazione della pratica artistica, minando il concetto di unicità a favore di un principio di "interconnessione". Oggi, la visione "online" quasi sempre anticipa quella dal vero (anzi, a volte la sostituisce completamente), e un numero sempre maggiore di opere d’arte viene creato in modo specifico per essere fruito attraverso lo schermo. Le conseguenze di questo fenomeno di moltiplicazione e diffusione mettono in discussione le convenzioni espositive, le dinamiche della mediazione e i ritmi di produzione e legittimazione delle piattaforme tradizionali, a favore di processi più immediati. Il consenso, ottenibile molto più rapidamente che in passato, sembra essere sempre meno espressione di giudizi elaborati e sempre più un problema collettivo di visibilità, di sopravvivenza dell'immagine all'interno del web. Una sfera, quella online, che, in relazione al processo di progressiva integrazione tra spazio fisico e digitale, emerge sempre più come luogo materiale: non una zona virtuale, un'alternativa alla realtà, ma qualcosa di concreto che permea il nostro quotidiano. Non sorprende dunque che all’incursione dei network digitali nelle diverse fasi di produzione e fruizione dell’opera d’arte non stia corrispondendo una nuova fase del percorso di dematerializzazione avviato dalle neoavanguardie, bensì una reinterpretazione del pensiero realista e materialista – da parte di artisti, critici e curatori – in alternativa agli approcci postmodernisti e post-strutturalisti.
All’interno di questa cornice di riferimento, studiosi e esperti invitati da tutto il mondo si confronteranno attorno ad alcuni quesiti fondamentali:
cosa ha in serbo il futuro per il museo?
che ruolo può giocare il museo come istituzione nello spazio fisico del web?
quali cambiamenti sono in atto nelle pratiche curatoriali, nelle strategie espositive, nelle politiche di raccolta, collezionismo e conservazione, nelle tecniche di mediazione e nei sistemi di insegnamento?
come è cambiata la relazione con il pubblico e quanto continuerà a cambiare negli anni a venire?
quali risultati – in termini di consenso, incidenza, capacità persuasiva e critica dei progetti museali – è giusto aspettarsi da un sistema di fruizione e ratifica sempre più "esternalizzato"?
quale ruolo potrà giocare la storia dell’arte negli anni a venire e in che modo dialogherà con l’azione sempre più fluida dei musei?
Il convegno sarà ospitato all'interno delle OGR - Officine Grandi Riparazioni di Torino, nuovo centro di produzione culturale e di sperimentazione interdisciplinare di oltre 35.000 metri quadrati, che inaugurerà il 30 settembre 2017 grazie al sostegno fondamentale della Fondazione CRT. L'approfondita esplorazione dei vari ambiti di funzionamento del museo d'arte contemporanea è un tema fondamentale sia del convegno che del luogo che ospiterà l'evento. OGR è infatti il risultato dell'ambizione di riunire due anime, quella della ricerca artistica e quella dell'innovazione, mettendo assieme le idee e i valori della creatività con gli strumenti e i linguaggi delle nuove tecnologie all'interno di un suggestivo scenario architettonico post-industriale.
Il convegno si terrà in inglese, con la possibilità di traduzione simultanea in italiano.
Gli atti verranno pubblicati da Mousse Publishing in due lingue come parte del primo numero della collana dal titolo Museo Ventuno – Museum Twenty One.
Il convegno è realizzato con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di ICOM Italia, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.
MUSEUM TWENTY-ONE
A research platform on 21st-century museums
MUSEUMS AT THE ‘POST-DIGITAL’ TURN
AMACI – the Association of Italian Contemporary Art Museums and OGR – Officine Grandi Riparazioni announce a major international symposium at OGR in Turin to address a transversal reflection on contemporary art museums and the radical changes in the ways of producing and viewing artworks.
The symposium is a project by AMACI – the Association of Italian Contemporary Art Museums, curated by Lorenzo Giusti (Board of Directors AMACI and Director of the MAN Museum, Nuoro) and Nicola Ricciardi (Artistic Director of OGR, Turin).
3-4 November 2017 at the OGR – Officine Grandi Riparazioni, Turin.
Ticket for the two days: €150
Enrolment on www.eventbrite.it
https://www.eventbrite.com/e/museum-twenty-one-museums-at-the-post-digital-turn-tickets-36353428082
Bergamo, July 2017 – AMACI – the Association of Italian Contemporary Art Museums and OGR – Officine Grandi Riparazioni in Turin announce Museums at the ‘Post-Digital’ Turn, the first major symposium conceived by AMACI in the framework of Museum Twenty-One, a brand new research platform dedicated to the transformations of the contemporary art museum.
Museums at the ‘Post-Digital’ Turn will take place at the OGR in Turin over two days, 3-4 November 2017, and will encompass seven panels including presentations and lectures by Claire Bishop (Professor, CUNY Graduate Center, NY), Cécile B. Evans (Artist), Lauren Cornell (Director of CCS Bard’s Graduate Program and Chief Curator at Hessel Museum of Art, NY), Liam Gillick (Artist), Boris Groys (Philosopher and Art Critic), Christiane Paul (Associate Professor, School of Media Studies, The New School; Adjunct Curator of Digital Art, Whitney Museum, NY), and Domenico Quaranta (Art Critic, Professor and Curator). The investigation sessions will be led by the chairs Gabriella Belli (Director, Fondazione Musei Civici di Venezia, Venice), Carolyn Christov-Bakargiev (Director, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea and GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Turin), Lorenzo Giusti (Director, MAN Museum, Nuoro), Letizia Ragaglia (Director of MUSEION, Bolzano), Nicola Ricciardi (Artistic Director, OGR, Turin), and Andrea Viliani (Director, MADRE, Naples).
The symposium will also feature a scientific section, coordinated by Gail Cochrane (Doctor, Politecnico di Torino, Department of Architecture and Design) and Pier Paolo Peruccio (Professor, Politecnico di Torino, Department of Architecture and Design), with panels and contributions by experts from prestigious international universities and institutes, such as Sara Abram (Coordinator of the Contemporary Art Conservation sector, Centro Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’, School of Advanced Training, Turin), Lily Diaz-Kommonen (Professor, Aalto University, Helsinki), Claudio Germak (Professor, Politecnico di Torino), Cecilia Hurley-Griener (Researcher and Lecturer, École du Louvre, Paris), Michael Grugl (Critic and Architect, Rhode Island School of Design, Providence), Sanneke Stigter (Assistant Professor, University of Amsterdam), Hélène Vassal (Head of the collections, Centre Pompidou – Professor, École du Louvre, Paris), Malene Vest Hansen (Associate Professor, University of Copenhagen), and Victoria Walsh (Professor and Head of Programme, Curating Contemporary Art, Royal College of Art, London).
Given the mission of AMACI – founded in 2003 with the aim of promoting the languages of contemporary art, supporting the development of institutional policies on contemporaneity and setting out guidelines for a common cultural strategy for contemporary art museums – and the new and increasing need to analyse the latest museum practices, the focus of Museums at the ‘Post-Digital’ Turn asks not “what is next?” but rather the more urgent and durable question of “what futures are there?”
The technological revolution has placed cultural institutions before a generational challenge, calling on them to rewrite their own role and revise their own operational practices. The symposium aims to deal with a crucial aspect of our time, one which has led to a radical change in the ways of producing and viewing artworks, placing the contemporary art museum before the need for an in-depth and transversal reflection. Over the last decade, the interconnections between networks and digital mediation have become tangible components of everyday life. These dimensions have become naturalised in our way of thinking about existence in a vision of the world that envelops the totality of contemporary living, from our relationship with objects to the ramified structuring of social dynamics. Art and the art system have taken this change on board – the so-called ‘post-digital turn’ – by setting up a process of substantial transformation.
The real-time sharing of images and information via digital platforms has led to an ever more evident reciprocity between artistic productions, undermining the concept of uniqueness in favour of a principle of ‘interconnectedness’. Today, ‘online’ viewing almost always precedes that in real life (indeed, sometimes it substitutes it entirely), and an ever greater number of works appear to be created specifically to be viewed through the screen. The consequences of this phenomenon of multiplication and diffusion question exhibition conventions, the dynamics of mediation and the rhythms of production and legitimisation of the traditional platforms in favour of more immediate processes. Approval, which may be obtained much more rapidly than in the past, appears to be ever less the expression of elaborated judgements and ever more a collective issue of visibility, of the survival of the image within the web. Indeed the online sphere, in relation to the process of progressive integration between physical and digital space, emerges ever more as a material place; not a virtual zone, an alternative to reality, but also a concrete substance which permeates our everyday lives. It therefore comes as no surprise that the incursion of digital networks in the various production and viewing phases of the artwork is not corresponding to a new phase in the dematerialisation process which dates back to the neo-avant-gardes, but rather to a reinterpretation of realist and materialist thought – by artists, critics and curators – as an alternative to the postmodernist and post-structuralist approaches.
In the light of this scenario, the speakers and experts invited from across the world will convene to consider these central questions:
What does the future hold in store for the museum?
What role may the museum as an institution play in the physical space of the web?
What changes are taking place in curatorial practices, display strategies, collecting and conservation policies, mediation techniques and teaching systems?
How has the relationship with the public changed, and how much will it continue to change over the years to come?
What results – in terms of approval, incidence, capacity for persuasion and criticism of museum projects – is it fair to expect from a system of viewing and ratification which is ever more ‘externalised’?
What role may be played by the history of art over the years to come, and in what way will it interface with the ever more fluid activities of museums?
The convention will be hosted inside the New OGR – Officine Grandi Riparazioni of Turin, a cultural production and interdisciplinary experimentation centre stretching of over 35,000 square metres, to be opened on 30th September 2017 thanks to the fundamental support from the Fondazione CRT. The thorough exploration of the various fields of operation of the contemporary art museum is a key theme both of the Symposium and of the venue that will host the event. Not by chance, OGR is the result of the ambition to bring together two souls: that of artistic research and that of permanent innovation, uniting ideas and values of creativity with the tools and languages of new technologies, all against the backdrop of a post-industrial architectural scenario.
The convention will be held in English, with the possibility of simultaneous translation into Italian.
The acts will be published by Mousse Publishing in two languages as part of the first issue of the publishing series entitled Museo Ventuno – Museum Twenty One.
The convention will be held with the support of the Representation of the European Commission in Italy, of the Ministry for Cultural Heritage, Activities and Tourism, of ICOM Italia, Piedmont Region and Turin City Council.