Bill Viola alla Cripta del Santo Sepolcro
La mostra, dal titolo Bill Viola alla Cripta del Santo Sepolcro, organizzata da MilanoCard in collaborazione con Bill Viola Studio, promossa dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, col patrocinio di Regione Lombardia e sostenuta quale partner istituzionale dal Comune di Milano, presenta tre opere di Bill Viola capaci di creare un dialettica tra l’antica chiesa ipogea, sita nel cuore dell’antica Milano, con temi che l’artista americano ha esplorato nei suoi lavori, come la nascita, la morte, la coscienza umana.
Comunicato stampa
In uno dei luoghi più suggestivi della città, tre installazioni del grande artista americano metteranno in dialogo uno spazio carico di spiritualità con temi quali l’eternità, la vita, la morte, la dimensione umana.
Dal 18 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018, la Cripta del Santo Sepolcro a Milano sarà teatro di un appuntamento artistico di profonda suggestione.
Gli ambienti di uno dei luoghi più ricchi di spiritualità della città si apriranno alle opere di Bill Viola (New York, 1951), uno dei più importanti e riconosciuti esponenti dell’arte contemporanea mondiale.
La mostra, organizzata da MilanoCard in collaborazione con Bill Viola Studio, promossa dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, col patrocinio di Regione Lombardia e sostenuta quale partner istituzionale dal Comune di Milano, presenta tre opere di Bill Viola capaci di creare un dialettica tra l’antica chiesa ipogea, sita nel cuore dell’antica Milano, con temi quali l’eternità, la vita, la morte, la dimensione umana, colti dai gesti e dalle espressioni dei protagonisti dei video dell’artista americano.
Il percorso espositivo allestito nella Cripta del Santo Sepolcro - riaperta dopo 50 anni e diventata immediatamente tra le principali mete culturali a Milano, con oltre 40.000 visitatori - si apre con The Quintet of the Silent (2000) in cui un gruppo di cinque persone, su uno sfondo neutro, sono attraversati da un'ondata di emozioni intense che minaccia di sopraffarli. Partendo dalla loro iniziale espressione indifferente, la sequenza osserva come il turbamento si accresce in ognuno di essi, fino a raggiungere un livello estremo, per poi nuovamente placarsi. Il video, la cui lentezza permette al visitatore di cogliere appieno il mutamento dell’espressione del volto e del corpo, è caratterizzato da un chiaroscuro di stampo caravaggesco.
Il secondo lavoro, The Return(2007), appartenente alla serie Trasfigurazioni, che riflette sul passare del tempo e del processo attraverso il quale l’essere interiore di una persona viene trasformato. La protagonista della scena è una donna che, da uno spazio scuro, si avvicina lentamente a un limite invisibile. Il suo passaggio attraverso la soglia tra la vita e la morte è violenta e si muove con riluttanza alla luce, quasi si trovasse forzata a un risveglio molto doloroso.
Il percorso nella cripta si chiude idealmente con Earth Martyr (2014) una delle quattro opere che costituiscono l’installazione permanente Martyrs, dedicata ai quattro elementi naturali (aria, acqua, terra, fuoco) inaugurata alla Cattedrale di San Paolo a Londra nel maggio del 2014. Il video presenta un individuo sepolto in un cono di terra che inizia a salire e a liberare il corpo, inizialmente prostrato dal peso della terra.
Le opere di Bill Viola chiederanno allo spettatore un coinvolgimento emotivo e, quasi come uno specchio, il visitatore, diventerà co-protagonista e parte dell’installazione, in un rimando di emozioni che la suggestione dell’architettura della cripta amplificherà.
Particolari anche gli orari di apertura, tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00 (ultimo ingresso alle 21.00).
Sarà inoltre offerta, tutti i sabati, in collaborazione con Neiade, l’opportunità di una visita in notturna, alle ore 23.00.
“La Cripta di San Sepolcro da quanto è tornata alla luce, un anno e mezzo fa, non smette di brillare e di sorprendere le decine di migliaia di visitatori grazie anche a un’offerta di contenuti in continuo aggiornamento e capaci di rispondere alle esigenze di diverse tipologie di visitatori – dichiara Edoardo Filippo Scarpellini, Amministratore Unico del Gruppo MilanoCard – e siamo davvero felici di poter contribuire concretamente e continuativamente per riportare ad antico splendore questo straordinario luogo che ha visto passare la storia e la ha custodita”.
Note biografiche
Bill Viola (New York, 1951), artista multimediale di fama internazionale, è stato uno dei precursori del video inteso come forma vitale di arte contemporanea. Da quarant'anni crea installazioni video architettoniche, filmati video, ambientazioni sonore, performance di musica elettronica, rappresentazioni video su schermi piatti, video per trasmissioni televisive, per concerti musicali, per opere teatrali e spazi sacri. I suoi videotape a canale unico sono stati ampiamente diffusi su DVD e i suoi scritti sono stati largamente pubblicati e tradotti per il pubblico internazionale.
Le creazioni video di Bill Viola utilizzano in modo magistrale le sofisticate tecnologie multimediali per addentrarsi nell'esplorazione degli aspetti spirituali e percettivi dell'esperienza umana, ponendo l'attenzione sui temi universali del genere umano: la nascita, la morte, la scoperta della consapevolezza del sé pongono le radici sia nell'arte orientale che in quella occidentale, nonché nelle tradizioni spirituali del Buddismo Zen, del Sufismo Islamico e del misticismo cristiano.
Le sue opere sono esposte nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo e fanno parte di numerose collezioni famose. Le sue esposizioni più importanti includono Bill Viola: Installations and Videotapes, al MOMA di New York, 1987; Unseen Images, esibizione organizzata dalla Kunsthalle di Düsseldorf, 1992; Buried Secrets al padiglione americano della 46° Biennale di Venezia, 1995; e Bill Viola: A 25-Year Survey, organizzata nel 1997 dal Whitney Museum of American Art. Nel 2003 il J. Paul Getty Museum di Los Angeles ha organizzato Bill Viola: The Passions; nel 2006 Bill Viola: Hatsu-Yume (primo sogno) ha attirato 340 mila visitatori al Mori Art Museum di Tokyo e nel 2008 il Palazzo delle Esposizioni di Roma ha presentato Bill Viola: Visioni Interiori. Nel 2010, due opere della serie “Tristan” sono state presentate nell'Aula Magna dell'Università di Bologna, e nella Tribuna del David della Galleria dell'Accademia di Firenze è stata presentata l'installazione video Emergence.
Dopo aver conseguito la laurea alla Syracuse University nel 1973, Viola ha studiato e lavorato con il compositore David Tudor, sperimentando la musica e la scultura sonica. I suoi progetti di musica includono: il video/film Déserts, creato nel 1994 per accompagnare la composizione musicale Déserts di Edgard Varèse; una suite di tre nuove rappresentazioni video per il tour mondiale “Fragilità” del gruppo rock Nine Inch Nails nel 2000; la creazione di un video di quattro ore per la produzione di Peter Sellars del Tristano e Isotta di Richard Wagner nel 2005. Dal 1974 al 1976, è stato direttore tecnico di produzione a Firenze dello studio di videoarte Art/Tapes/22, collaborando con artisti europei e americani (G. Paolini, M. Merz, J. Kounellis, V. Acconci). Con un lungo soggiorno in Giappone (1980-81, nell'ambito della Japan/US creative arts fellowship) ha approfondito lo studio delle tecnologie avanzate del video e i suoi interessi per le filosofie orientali studiando con Daien Tanaka, pittore monaco zen.
Viola ha ricevuto molti riconoscimenti e premi, incluso un John D. e Catherine T. MacArthur Foundation Fellowship e l'Eugene McDermott Award in the Arts, MIT. È stato nominato membro dell'American Academy of Arts and Sciences, riconosciuto Commendatore dell'Ordine delle Lettere e delle Arti dal Governo Francese e più recentemente gli è stato conferito il 21° Premio Internazionale di Catalogna dal Governo di Catalogna.
Vive insieme alla moglie Kira Perov, sua collaboratrice storica, a Long Beach, California.