A modo mio. Nespolo tra arte cinema e teatro

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO SAINT BENIN
Via Bonifacio Festaz 27, Aosta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra sarà aperta al pubblico dal

21 ottobre 2017 all'8 aprile 2018

dal martedì alla domenica, ore 10.00 - 13.00 / 14.00 - 18.00

chiuso il lunedì

Vernissage
20/10/2017

ore 18

Artisti
Ugo Nespolo
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra A modo mio. Nespolo tra arte, cinema e teatro, è dedicata all’esperienza interdisciplinare dell’artista piemontese.

Comunicato stampa

Venerdì 20 ottobre 2017 alle ore 18.00 verrà inaugurata al Centro Saint-Bénin di Aosta la mostra A modo mio. Nespolo tra arte, cinema e teatro, dedicata all’esperienza interdisciplinare dell’artista piemontese. L’esposizione, organizzata dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, è curata dal critico Alberto Fiz in collaborazione con il filosofo Maurizio Ferraris.

Sono oltre 80 le opere esposte tra dipinti, disegni, maquettes per il teatro, sculture, ex libris, tappeti, fotografie e manifesti realizzati dal 1967 sino a oggi in un percorso spettacolare e coinvolgente, ideato per gli spazi dell’ex chiesa sconsacrata. Compare persino una barca da canottaggio di otto metri interamente decorata.

Dall’arte al cinema, dai cartoon televisivi alla logica matematica sino al teatro, le opere, disposte in base a tracciati tematici, creano una costellazione all’interno del Centro Saint-Bénin da cui emerge la versatilità di uno dei più originali e trasgressivi interpreti della scena contemporanea italiana, che ha ripercorso stili e stilemi “a modo suo”, senza mai lasciarsi imbrigliare dalle convenzioni.

Il catalogo della mostra, in italiano e francese, con la pubblicazione di tutte le opere esposte, è edito da Magonza. Insieme ai saggi di Maurizio Ferraris, Alberto Fiz, Daria Jorioz e a un’intervista di Nespolo con Pietro Bellasi, contiene una serie di scritti dell’artista e testimonianze, tra gli altri, di Renato Barilli, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Gianni Rondolino, Francesco Poli e Tommaso Trini.