Charlemagne Palestine in concerto
CHARLEMAGNE PALESTINE Compositore, artista visivo e performer, Charlemagne Palestine è una delle icone della musica contemporanea. Associato all’avanguardia sviluppata a New York negli anni Settanta, viene spesso descritto come uno dei maestri del minimalismo insieme a La Monte Young, Terry Riley e Philip Glass.
Comunicato stampa
CHARLEMAGNE PALESTINE Compositore, artista visivo e performer, Charlemagne Palestine è una delle icone della musica contemporanea. Associato all’avanguardia sviluppata a New York negli anni Settanta, viene spesso descritto come uno dei maestri del minimalismo insieme a La Monte Young, Terry Riley e Philip Glass.
“Non voglio appartenere a nessun club che voglia accettarmi come suo membro”, risponde ai vari tentatavi di classificazione, citando Groucho Marx. È durante gli anni universitari che sviluppa l’originale tecnica pianistica dello Strumming, caratterizzata dall’alternarsi di singole note, accordi e tonalità, senza mai ripetersi. Questa pratica porta l’artista e il pubblico spettatore a entrare in uno stato di trance performativa dovuto all’intensità fisica e sonora delle sue esibizioni. Parte integrante e costante delle sue performance è senz’altro l’aspetto installativo; principalmente animato da animali di pezza, solitamente intesi come oggetti transitori e dotati di uno status spirituale tale da impersonare la famiglia, l’infanzia e le origini di ciascuno. In occasione dell’evento site specific al Museo della Merda, Charlemagne esplorerà l’aspetto culturale e avveniristico dello sterco come inteso e proposto dal Museo; reinterpretandone la valenza ritualistica in chiave musicale e rendendolo parte integrante della esibizione installativa su pianoforte.
MUSEO DELLA MERDA L’idea è stata concepita a Castelbosco, in provincia di Piacenza. Una realtà industriale che produce latte per il Grana Padano e comprende sette unità produttive. Qui ogni giorno 3.500 bovini di razza selezionata producono circa 500 quintali di latte e 1.500 di sterco. Una quantità di deiezioni la cui gestione Locatelli ha deciso di trasformare in un progetto ecologico, produttivo e culturale avveniristico. Ha cominciato ricavando, con sistemi innovativi, elettricità dallo sterco.
La prima fase del progetto si è compiuta nell’aprile 2015 con l’inaugurazione delle sale espositive del Museo della Merda, nelle stanze al pian terreno della sede dell’azienda, nel castello medievale di Castelbosco. Qui sono raccolte, tra aggiornamenti continui e nuove commissioni, testimonianze di esperienze estetiche e scientifiche, umane e animali, attuali e passate, che della merda fanno materia utile e viva: un contemporaneo gabinetto di curiosità che trova il suo principio guida nella scienza e nell'arte della trasformazione.