Clémence de La Tour du Pin
Treti Galaxie, in collaborazione con il Museo Pietro Micca e l’Associazione Amici del Museo Pietro Micca, è lieta di presentare la prima personale in Italia dell’artista francese Clémence de La Tour du Pin.
Comunicato stampa
Treti Galaxie, in collaborazione con il Museo Pietro Micca e l’Associazione Amici del Museo Pietro Micca, è lieta di presentare la prima personale in Italia dell’artista francese Clémence de La Tour du Pin.
La mostra sarà allestita a 13 metri di profondità, nelle gallerie e negli ambienti della Fortezza Sotterranea del Pastiss, costruita nel XVI Secolo per volontà del Duca Emanuele Filiberto di Savoia. Rimasto sepolto da allora, lo spazio sarà per la prima volta aperto al pubblico in occasione della mostra.
La Tour du Pin concepisce la rete labirintica dei tunnel del Pastiss come un'architettura intrauterina, che paragona alla parte inconscia della città di Torino, con le sue anime dimenticate, i suoi desideri e le sue fobie nascoste.
Per "sept préludes" l'artista ha sviluppato un particolare percorso di visita nelle profondità della fortezza, con interventi installativi, elementi immaginari e sistemi per campionamenti gassosi. In questa esplorazione psicogeografica dello spazio i visitatori sono stimolati a sviluppare un'alternativa consapevolezza del paesaggio sotterraneo attraverso un'immersione sensoriale e tour guidati da una narrazione non lineare.
Coltivando la sua fascinazione per il prozio Charles de Brosses, che ha coniato il termine "feticismo" e ha esplorato la Cittadella nel 1740, l'artista ha assemblato, in alcuni dei punti più profondi delle gallerie, sistemi filtranti per estrarre e catturare campioni di ombre e impurità preservati dall’atmosfera del luogo.
Clémence de La Tour du Pin nasce a Roanne nel 1986. Dopo aver conseguito un BFA alla Metropolitan University di Londra, nel 2017 entra al De Ateliers (https://www.de-ateliers.nl/en) di Amsterdam. Ha esibito le proprie opere sia in mostre personali presso 1857 (Oslo, Norvegia 2017) che collettive al Dortmunder Kunstverein (Dortmund, Germania 2017), alla Galerie Tobias Naehring (Leipzig, Germania 2016), al Musée d’Art Moderne de La Ville de Paris (Parigi, Francia 2015) e il SALTS (Basel, Svizzera 2015).