Tiziano Campi / Sauro Cardinali

Informazioni Evento

Luogo
SURPLACE ART SPACE
via San Pedrino 4, Varese, Italia
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Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
29/10/2017

ore 18

Artisti
Sauro Cardinali, Tiziano Campi
Generi
arte contemporanea, doppia personale

La doppia personale che Surplace presenta in questa occasione nasce dai rapporti consolidati di amicizia e collaborazione tra i due artisti, Tiziano Campi e Sauro Cardinali, accumulati dall’interesse per un’arte che sa raccontare al di là dell’apparenza delle cose.

Comunicato stampa

La doppia personale che Surplace presenta in questa occasione nasce dai rapporti consolidati di amicizia e collaborazione tra i due artisti, Tiziano Campi e Sauro Cardinali, accumulati dall’interesse per un’arte che sa raccontare al di là dell’apparenza delle cose.
L’opera di Tiziano Campi è caratterizzata da una grande apertura alle costruzioni metaforiche, materiali trattati con saggezza plastica e concettuale,
Campi presenta "Quattro stagioni", una composizione di numerose tele in cui è raffigurato un alberello, la cui chioma è costituita da un pezzetto di sapone consumato dall’artista o da suoi amici e il tronco dipinto ad acquerello. Due forme che idealmente hanno in comune l’idea di sciogliersi. Le stagioni hanno qui un suo perché e si distinguono dalla palette dei colori che le richiamano, ad esempio l’inverno presenta alberi con la chioma di sapone bianco e così via con altre associazioni di calore/calore. Altra opera è “Il pisello sulla principessa” anche qui una metafora presa in prestito dalla letteratura per raccontare la misura del cose invertendone misura e senso, per giocare sottilmente giusto tra le righe del significato.
Sauro Cardinali attraverso un lavoro con i materiali sempre protagonisti e con le tecniche compositive indaga gli aspetti nascosti dei rapporti tra individuo e le azioni corali, collettive, unendo pubblico e privato, forma e pensiero, da cui emergono come in un fiume carsico, senso e contenuto e una profonda riflessione sulla natura dell’immagine. L’opera formalmente si apre a suggestioni psicologiche veicolate da una forma precisa, una formalizzazione che a volte cela un’altra forma che la richiama, una ripetizione differente di moduli ritmici quasi musicali, che si aprono alla dimensione temporale, che è quella dello sguardo e della percezione ghestaltica che percorre l’opera, ma sopratutto dell’umore quasi proustaino di un significato che va oltre - giustamente hanno scritto di “trappole semantiche” - che emerge nella nostalgia e in una suggestione di un pensiero fondante il senso l’opera, ancorato a temi e preoccupazioni esistenziali. Cardinali presenta delle forme fredde, scientifiche, spazi illusori che traducono e nascondono parole sopite, strutture segniche astratte che rivelano archetipi e intimi pensieri. In mostra due opere che raccontano tempi diversi, “Rococò” (1988) in cui la forma è allusiva e nasce dalla piegatura di un rettangolo tagliato in parte sulle sue diagonali, una forma “trovata” nel ritmo dialettico tra natura e artificio e “Notte” (2003) in cui la parola si scompone per effetto di un doppio movimento. Il primo è quello della scrittura, una importante parte dell’operatività di Cardiali, su una superficie fatta di tanti bordi serrati, il secondo l’asportazione di una parte di materia in corrispondenza della scrittura. Il riavvolgimento del nastro sottrae così la parola alla leggibilità per riportarla allo stato di puro segno.

Tiziano Campi (Lucca, 1953). Fra le mostre personali " Sposa intonata in rosa", Galleria MXM, Pietrasanta, 2016; " Trecentotrenta foglie e uno sbuffo di vento" Freemocco House, Deruta, Perugia 2015; "Studio Umberto Cavenago", Brugherio, Milano, 2012. " Eccesso d' autore", Centro per l' arte contemporanea Trebisonda, Perugia 2004; Studio Tommaseo, Trieste 1999; "Campitour", Studio Cavalieri, Bologna,1997.

Sauro Cardinali (Spina, 1951). Dopo un'attività negli anni settanta nel campo della ricerca teatrale che lo vedono fondatore del gruppo " Cronotopo ", con il quale realizza numerosi interventi di carattere performativo ed ambientale. Negli ultimi anni, con austerità e rigore prosegue la sua ricerca di un nuovo ordine definito dalla regola, che, lungi dal darsi come limite formale si dispone piuttosto come pensiero e modalità della caduta, della dissomiglianza, del bordo e dell'immagine-vortice. Nel 2001 risulta vincitore del concorso per la sistemazione dell'area di Piazza Augusto Imperatore a Roma, del concorso per un'opera per la Biblioteca Comunale di Foligno, per un'opera pubblica nella città di Siena e per un lavoro site-specific per l’ampiamento del nuovo cimitero di Gubbio.
Attualmente è in corso una sua personale preso la galleria The Flat_Massimo Carasi, Milano.