Jim Dine all’Accademia di San Luca. A Roma un ciclo pittorico inedito
L’esposizione celebra l’ingresso nell'Accademia Nazionale di San Luca dell’artista statunitense pop e neodada. In mostra una serie di pitture inedite e una stanza realizzata con le parole di un suo poema.
Tra i primi a concepire e sperimentare l’happening, insieme all’amico e musicista John Cage, Jim Dine (Cincinnati, 1935) ha sempre avuto della pittura un’idea aperta e inclusiva della realtà. Non a caso era presente all’ormai mitica Biennale di Venezia del 1964, dove esplose internazionalmente il fenomeno della Pop Art. Un movimento al quale è stato spesso associato, anche se l’artista vedeva piuttosto il suo lavoro come un’estensione dell’arte Neo-Dada di Robert Rauschenberg o Jasper Johns, per il continuo interrogarsi sul potere dei simboli iconici, piuttosto che sulla loro rappresentazione. Una mostra all’Accademia Nazionale di San Luca vuole celebrare il suo percorso e, nello stesso tempo, l’elezione nella classe degli accademici stranieri. La galleria del piano terra ospita l’intero ciclo pittorico inedito Black Paintings, concepito nel 2015, mentre Il salone centrale accoglie l’opera “totale” The Flowering Sheets (Poet Singing) presentata al Getty Museum di Los Angeles nel 2008. Si tratta di un’installazione composta da cinque grandi sculture lignee che circondano un gigantesco autoritratto bianco di gesso, poliestere e legno. Anche le pareti contribuiscono all’opera, riportando le scritte tratte da The Flowering Sheets (Poet Singing), poema scritto dallo stesso artista che leggerà nel corso di una serata-concerto nella Chiesa dei Santi Luca e Martina al Foro romano martedì 7 novembre alle ore 18.30. Ecco tutte le immagini.
– Claudia Giraud
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