Marguerite de Merode – Libri allo specchio

Informazioni Evento

Luogo
BIBLIOTECA ANGELICA - GALLERIA ANGELICA
Via Di Sant'agostino 11, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
08/11/2017

ore 18

Artisti
Marguerite de Merode
Curatori
Ludovico Pratesi
Generi
arte contemporanea, personale

Curato da Ludovico Pratesi, il progetto è nato dall’idea dell’artista di chiedere a venticinque protagonisti della cultura contemporanea italiana (artisti, filosofi, scrittori, intellettuali, personaggi di spicco della cultura e della scienza) di scegliere una delle opere letterarie che li ha particolarmente “colpiti”: una scelta sempre personale, spesso intima.

Comunicato stampa

Dall’8 al 22 novembre 2017 il Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica ospita la mostra Libri allo Specchio di Marguerite de Merode. Curato da Ludovico Pratesi, il progetto è nato dall’idea dell’artista di chiedere a venticinque protagonisti della cultura contemporanea italiana (artisti, filosofi, scrittori, intellettuali, personaggi di spicco della cultura e della scienza) di scegliere una delle opere letterarie che li ha particolarmente “colpiti”: una scelta sempre personale, spesso intima. Hanno accolto l’invito a partecipare i registi Emanuele Crialese e Emma Dante, gli artisti Mimmo Jodice e Marco Tirelli, l’imprenditore agricolo Livia Aldobrandini, la collezionista Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, gli scrittori Ginevra Bompiani, Dacia Maraini e Chiara Valerio, gli scienziati Francesco De Notaristefani, Giorgio Parisi e Paolo Zellini, i filosofi Sebastiano Maffettone e Stefano Velotti, l’ètoile Carla Fracci, la storica Silvia Ronchey, l’architetto Franco Purini, la psicanalista Lorena Preta, l’ambientalista e giornalista Fulco Pratesi, il direttore di Radio3 Marino Sinibaldi e il critico Andrea Cortellessa, il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes e il presidente della Fondazione Romaeuropa Monique Veaute, oltre che Marguerite de Merode e Ludovico Pratesi.

Per ogni libro sono state realizzate due fotografie: una esterna, che rappresenta il libro come “una scatola di pensiero” indagandone la storia e il vissuto, (l’artista ha fotografato le edizioni indicate dai lettori) e una dell’interno, a rappresentare l’essenza privata ed intima del racconto. In mostra 25 opere su carta, composte da due immagini accompagnate dallo scritto che ogni protagonista ha consegnato all’artista, dove illustra le ragioni della scelta del libro.

Come spiega Marguerite de Merode, "Ognuno di noi ha un libro che considera come "compagno" di un momento importante della vita. Ci sono tanti motivi che ci spingono a scegliere un testo più che un altro. Le nostre letture riflettono una parte di noi. Può essere un approccio emotivo. Può essere puramente intellettuale. Una lettura che ci avrà fatto sognare. Avrà risolto dei nostri dubbi. Avrà sicuramente toccato un aspetto del nostro intimo. Con la fotografia voglio esplorare il profondo delle pagine per ricreare l’atmosfera di quelle emozioni, ritrovare le parole importanti, le frasi che ne hanno segnato la lettura, i momenti particolari vissuti”.

“L’artista intende proporre una riflessione sul rapporto privato tra il lettore e il suo livre de chevet, che ha scelto come testo essenziale per la propria personalità -aggiunge Ludovico Pratesi- ogni protagonista ha raccontato il proprio libro come un mondo privato”. Emerge così un mosaico dei libri più vari, dove si intrecciano grandi classici a libri meno noti e poco conosciuti e allo stesso tempo, un ritratto inedito e privato dei protagonisti. Marguerite de Merode fotografa in questo modo i protagonisti, mettendo in evidenza un aspetto nuovo e del tutto sconosciuto della loro personalità.

Martedì 14 novembre 2017 a partire dalle ore 17.30 si terrà un incontro sul tema della mostra con Ludovico Pratesi, Stefano Velotti, Marino Sinibaldi, Marco Tirelli e Lorena Preta.

In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo edito da Eurilinks University Press.

BIOGRAFIA

Marguerite de Merode nasce ad Atene in Grecia il 23 giugno del 1954. Si trasferisce a Roma dal Belgio nel 1975. Nel 1980 si laurea all’Istituto Centrale del restauro a Roma e poi all’ICCROM.

Crea una società di Restauro, la Tecnauro dal 1989 al 2008 con cui esegue molti lavori a Roma e fuori Roma.

Tra le sue ultime mostre: “Traces” e “Ali”, M. K. Čiurlionis National Museum of Art, House-Museum of A. ŽmuidzinaviČius, Kaunas (Lituania), 2015; “Voyage autour de leur chambre", Vilnius Graphic Art Center, Vilnius (Lituania), 2014; “Voyage autour de leur chambre”, Ambasciata del Belgio, Roma , 2013; “Il segreto della vita”, Arte 3, Viterbo, 2011; “A’ Travers”, Circolo degli esteri e Ambasciata del Belgio, Roma, 2010.