Lo sguardo di Narciso – The Gaze of Narcissus
“Lo sguardo di Narciso” è lo sguardo contemporaneo che coglie la nostra immagine non più riflessa da una polla purissima, ma che ci sorprende invece, piuttosto fugacemente, nello scorcio di una vetrina o di una pozzanghera di acqua torbida.
Comunicato stampa
“Lo sguardo di Narciso”
è lo sguardo contemporaneo che coglie la nostra immagine non più riflessa da una polla purissima, ma che ci sorprende invece, piuttosto fugacemente, nello scorcio di una vetrina o di una pozzanghera di acqua torbida.
Matthew Allen, Sauro Cardinali, Jason Gringler, Sali Muller, John Nicholson, Jonny Niesche sono i 6 artisti internazionali invitati che, utilizzando materiali o superfici specchianti, compongono un caleidoscopio di beffarde immagini fluttuanti.
L’immagine restituita dalle loro opere risulta distorta, imprecisa, frammentaria, non essendo più le superfici specchianti in grado di rimandare compiutamente la realtà, ma solo l’artificio dell’artista.
Lo specchio del Narciso viene frantumato violentemente, i suoi lineamenti sono ora offuscati, oppure la superficie riflettente è alterata dalla giustapposizione di un velo, la profonda lucentezza diviene uno strato plumbeo e deformante.
Tale corollario di “situazioni“ proietta la figura di un Narciso contemporaneo intrappolato nel proprio sguardo, come se un incantesimo avesse preso il sopravvento.
Lo spaesamento indotto nell’osservatore è notevole.
Quando incontriamo una superficie specchiante, scordandoci dell’oggetto che ci riflette, cerchiamo istintivamente la nostra immagine, indulgendo e cercando in essa compiacimento e rassicurazione.
Ma l’artificio dell’artista rende impossibile il riscontro e il ricongiungimento idilliaco con il sé specchiato, annientando il confronto desiderato tra l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi e l’immagine riflessa.
Posti di fronte all’impossibilità di riconoscere noi stessi: riappare ai nostri occhi la fisicità dell’oggetto e rivolgiamo adesso la nostra attenzione verso l’opera, che riprende la sua tridimensionalità, profondità, sensualità e violenza, indifferente allo sguardo di Narciso.
" Lo sguardo di Narciso – The Gaze of Narcissus "
Matthew Allen - Sauro Cardinali - Jason Gringler - Sali Muller - John Nicholson - Jonny Niesche
Inaugurazione giovedì 9 Novembre dalle ore 18 || opening Thursday 9th November from 6PM
10 novembre 2017 > 12 gennaio 2018 || November 10, 2017 > January 13, 2018
The Flat - Massimo Carasi – via Paolo Frisi 3 (MM Porta Venezia) - MILANO 20129 – Italy
+39 (0)2 58313809 - [email protected] - www.carasi.it
orario : Martedi – Sabato 14.30 >19.30 o su appuntamento || Opening hours: from Tuesday to Saturday 2.30 p.m. > 7.30 p.m. or by appointment
“The Gaze of Narcissus”
is the contemporary gaze that captures our image – an image that is no longer reflected by a pure source, but rather surprises us as it passes fleetingly, reflected in a shop window or a muddy puddle.
Matthew Allen, Sauro Cardinali, Jason Gringler, Sali Muller, John Nicholson and Jonny Niesche are the 6 international artists who capture a mocking kaleidoscope of floating images using spectacular materials or surfaces.
The image created by their works is distorted, inaccurate and fragmentary, as their chosen surfaces are no longer able to reflect reality, only the artist's artifice.
The mirror of Narcissus is violently crushed, its features are blurred, and reflective surface altered by a sort of veil that renders its deep luster a plumbean, deforming filter.
This group of "situations" projects the figure of a contemporary Narcissus trapped within his own gaze, as if a spell has overwhelmed him.
The induced distraction in the observer is remarkable.
When we encounter a reflective surface, we forget the object that reflects us, instinctively seeking our image, indulging and seeking satisfaction and reassurance therein.
However, the artist’s artwork makes an idyllic meeting or reunion with the mirrored self impossible, destroying the desired comparison of the mental image we have of ourselves with our reflection.
Faced with the impossibility of recognizing ourselves: the physicality of the object reappears before our eyes and we can devote our attention to the work, which resumes its three-dimensionality, depth, sensuality and violence, all of which are indifferent to the gaze of Narcissus.