Minimalismi ironici. Claudia Comte a Roma
Basement, Roma ‒ fino al 30 novembre 2017. La sede romana ospita la prima mostra personale dell’artista svizzera Claudia Comte. Un gioco di linee e moduli che si intersecano con l’ironia e il sogno.
Claudia Comte (Grancy, 1983) conosciuta per le sue installazioni site specific in cui sculture in legno si intrecciano con wall painting di natura astratta, per la sua prima personale ha trasportato il pubblico in un viaggio onirico.
Approfondendo la pratica di riduzione e semplificazione, iniziata nel 2011, durante la sua residenza all’Istituto Svizzero di Roma, con La ligne claire l’artista ha trasformato completamente lo spazio in una griglia di linee, tutto in bianco e nero, unendo l’op art a un minimalismo brillante e ironico. Dai disegni geometrici fuoriescono dei plinti in sezione, come una vera e propria estensione della parete, che ospitano tre sculture di stelle marine realizzate in marmo, proiettando così la bidimensionalità dell’intervento murale nella terza dimensione. Ogni angolo dello spazio è finemente decorato, forme di formaggio, cactus, ossa, fino ad arrivare a grandi tele romboidali dipinte a cerchi concentrici.
Un dialogo “tridimensionale” tra la solennità del minimalismo e l’ironia dei piccoli dettagli.
‒ Chiara Piperni
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