Lo street artist Hogre rischia 2 anni di carcere per un’opera blasfema
Rischia fino a due anni di carcere lo street artist romano Hogre che, con il “collega” DoubleWhy, è accusato di offese alla religione di Stato per una serie di manifesti a tema religioso apparsi nella capitale la scorsa estate. E la legge che lo potrebbe condannare è datata 1930…
Una storia talmente assurda da sembrare paradossale. Uno street artist che rischia l’arresto o una multa salatissima in base ad un’antica legge italiana che punisce le “offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di cose” per una serie di manifesti comparsi a luglio nella capitale ed accusati di blasfemia. Si tratta di Hogre, affermato street artist romano che vive da tempo a Londra, famoso per le sue incursioni sui manifesti pubblicitari con opere che prendono di mira la dittatura della comunicazione e il culto del consumismo. Ma procediamo con ordine e cerchiamo di capire cosa è successo.
L’ANTEFATTO
Lo scorso giugno sono comparsi per le strade di Roma alcuni manifesti satirici a sfondo religioso. Si tratta di due tipologie di immagini: da un lato “Ecce Homo Erectus” che raffigura Gesù con un’evidente erezione che appoggia una mano sulla testa di un bambino inginocchiato davanti a lui e dall’altro “Immaculata Conceptio IN VITRO”, che rappresenta due donne vestite come delle Madonne contemporanee che hanno in braccio un bambino “frutto” del loro amore. I manifesti sono apparsi in alcune pensiline dell’Atac nel centro della capitale ed immediatamente hanno provocato una forte la reazione da parte dei passanti che ha richiesto l’intervento della polizia per rimuovere i poster. L’operazione è stata rivendicata da due famosi street artist italiani, Hogre e DoubleWhy, entrambi romani, che hanno ammesso di essere gli autori dei due manifesti. I riferimenti, neanche troppo velati, sono rintracciabili da una parte nelle accuse di abusi sessuali e pedofilia che hanno colpito la Chiesa fin nei suoi ranghi più elevati e dall’altra a tutte le polemiche legate nel nostro paese alla possibilità per una coppia gay di avere un figlio sia tramite adozione che tramite inseminazione artificiale. In ogni caso un figlio immacolato, appunto, perché non nato da un rapporto sessuale.
LA LEGGE
Hogre, considerato l’autore del poster più blasfemo “Ecce Homo Erectus” rischia ora una condanna che va dalla multa fino a 5.000 euro a una pena detentiva fino a due anni in base all’articolo 404 del codice penale che condanna le “Offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di cose”. L’articolo, che è datato 1930, quindi è figlio diretto dei Patti Lateranensi siglati da Mussolini e lo Stato Pontificio nel 1929, prevede che “Chiunque, in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, offendendo una confessione religiosa, vilipende con espressioni ingiuriose cose che formino oggetto di culto, o siano consacrate al culto, o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto (…) è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibili o imbratta cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto è punito con la reclusione fino a due anni”. Anche se in questo caso non si tratta di un’offesa diretta ad un luogo di culto, ma di un’operazione artistica legata al Subvertising.
IL SUBVERTISING
Il Subvertising è una tecnica artista, adoperata anche da Hogre e DoubleWhy, che consiste nel modificare i cartelloni pubblicitari sparsi per le città con interventi artistici che mirano a farne una parodia o stravolgerne il significato come forma di protesta contro l’inquinamento visivo della pubblicità e per il suo messaggio legato al consumo e all’edonismo. Già in passato Hogre ha realizzato opere d’arte piuttosto critiche nei confronti del sistema pubblicitario, come la campagna pubblicitaria Fintissimi, che ha ripreso la contestata pubblicità di Intimissimi con protagonista Irina Shayk che aveva sollevato molte polemiche per la fisicità perfetta ostentata dalla modella.
– Mariacristina Ferraioli
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