Realismo e poesia

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO PIETRO CANONICA
Viale Pietro Canonica 2, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì – domenica ore 10.00 - 16.00. La biglietteria chiude mezz’ora prima; 24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre; 1° gennaio

Vernissage
14/11/2017

ore 11

Curatori
Bianca Maria Santese, Carla Scicchitano
Uffici stampa
ZETEMA
Generi
documentaria, arte moderna

Lo sguardo di Pietro Canonica sulla Prima Guerra Mondiale 30 opere, nuove acquisizioni, fotografie e una sezione dedicata agli “umili eroi” della guerra.

Comunicato stampa

Il Museo Pietro Canonica è, a Roma, uno dei luoghi privilegiati delle memorie della grande guerra. Ospita una ricca collezione di sculture commemorative della prima guerra mondiale, opera dello scultore Pietro Canonica (1869-1959), e conserva nel suo archivio foto e documenti di grande interesse storico documentario.
Canonica, negli anni ’20 e ’30 del Novecento, fu tra gli artisti più prolifici nella realizzazione di monumenti dedicati ai caduti e le sue opere ornano le piazze e i giardini di molte città italiane.

La cruda realtà della guerra, con il suo carico di sangue e di dolore, la fatica delle marce nei ripidi sentieri alpini innevati, sono rappresentati da Canonica con uno sguardo più poetico che retorico, nonostante la forte valenza celebrativa che i monumenti ai caduti dovevano comunque avere. Accanto al Cavaliere che avanza impavido con sguardo terribile e consapevole, un misto di coraggio e di orrore, marciano gli ‘umili eroi’, gli alpini con i loro fedeli muli, carichi di armi e provviste, protagonisti in prima linea al fronte. Ai soldati caduti, rappresentati nello scomposto abbandono della morte, Canonica proietta come sfondo il faro di Trieste, città simbolo dell’irredentismo anti austriaco, con il sole nascente, promessa di un nuovo domani.

Con la mostra “Realismo e Poesia. Lo sguardo di Pietro Canonica sulla Prima Guerra Mondiale” si intende dunque mettere in evidenza, nell’ambito della collezione permanente del museo, costituita principalmente da modelli, studi e bozzetti delle opere realizzate dal Maestro e collocate nel mondo, quelle realizzate in memoria del primo conflitto mondiale.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale -Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è a cura di Bianca Maria Santese e Carla Scicchitano e sarà aperta al pubblico dal 15 novembre 2017 al 7 gennaio 2018. Servizi museali Zètema Progetto Cultura.

Si tratta di circa 30 opere, tra bozzetti e modelli in gesso di varie dimensioni, testimonianza dei monumenti all’Artiglieria di Torino, ai caduti di Benevagienna, all’Alpino di Courmayeur, all’Arco della Vittoria di Bolzano, solo per citarne alcuni, mentre nel piazzale antistante il museo sono collocati i monumenti all’Alpino e all’Umile Eroe.
L’esposizione è integrata dalle nuove acquisizioni del museo: due ritratti inediti in bronzo, un tondo a bassorilievo di Canonica e un altro piccolo bassorilievo di Enrico Malvani, generale di Cavalleria nella prima guerra mondiale, scultore e stretto collaboratore di Pietro Canonica, esperto nella modellazione dei cavalli, di cui era un profondo conoscitore.
È inoltre esposto il ricco materiale fotografico d’archivio relativo alle opere e ai modelli conservati nel museo, ma anche foto inviate da molti comuni a testimonianza dei monumenti presenti in tutta Italia.

Una sezione della mostra è, infine, dedicata ai muli, “umili eroi” dei conflitti mondiali, costituita da un’esposizione fotografica dal titolo “Muli e conducenti! Tutti presenti! 1872-1991: il legame tra muli e alpini attraverso 120 anni di storia”. Ideata e curata da Serenella Ferrari con il coordinamento di Susanne E.L. Probst, è organizzata dall’Associazione “Amici dell'Arte Felice” di Gorizia in collaborazione con Associazione “Isonzo” Gruppo di Ricerca Storica, Gorizia; Associazione Nazionale Alpini, sezione di Gorizia; Associazione “Centro per le Ricerche Archeologiche e Storiche del Goriziano”, Gorizia; Lega Anti Vivisezione, Roma. L’intento è di arricchire il percorso espositivo con materiale che documenti oltre al sacrificio degli uomini anche quello degli animali, silenziose vittime innocenti della Grande Guerra.