Al via il XXXV Torino Film Festival. Tutte le novità in programma, con tanto cinema italiano
134 lungometraggi, 10 mediometraggi e 25 cortometraggi per un totale di 169 film, di cui 40 lungometraggi opere prime e seconde 36 anteprime mondiali, 21 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 59 anteprime italiane. Tutti i numeri e il programma del Torino Film Festival alla sua XXXV edizione, dal 24 novembre al 2 dicembre.
Da un lato Ricomincio da me e dall’altro The Florida Project, rispettivamente film d’apertura e chiusura del XXXV Torino Film Festival. Ricomincio da me (Finding Your Feet) è una commedia brillante e agrodolce sul tema “non è mai troppo tardi”, diretta dal regista Richard Loncraine, lo stesso di Riccardo III e di Wimbledon e scritta e prodotta da Nick Moorcroft e Meg Leonard. Sandra (Imelda Staunton), una signora borghese che se ne va di casa quando scopre che il marito (con il quale è sposata da 40 anni) ha una relazione con la sua migliore amica, non deve fare altro che ritrovare se stessa. The Florida Project, invece, accolto con grande entusiasmo alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes edizione numero 70, è diretto da Sean Baker (autore di Prince of Broadway, Starlet e Tangerine, tutti presentati nell’ambito delle scorse edizioni del Torino Film Festival), e scritto assieme a Chris Bergoch. Il film racconta senza pietismi e con una gran dose di allegria la storia di Moonee (Brooklyn Kimberly Prince), una bambina di sei anni sveglia e precoce, della sua piccola banda di amici e di sua madre Halley (Bria Vinaite), appena 22enne. Vivono tutti nel Magic Castle Motel che, nonostante il nome disneyano, è popolato da persone sotto la soglia della povertà.
GRAN PREMIO E NUMERI
Il Torino Film Festival, guidato dalla direzione artistica di Emanuela Martini, conferma di essere la manifestazione cinematografica italiana più pop e interessante. Meno commerciale, ma aperta a tutti i curiosi della settima arte. Un programma come sempre ricercato e intrigante, per un festival che quest’anno assegna il Gran Premio Torino a Pino Donaggio. Si tratta del compositore e musicista divenuto famoso “per caso” dopo essere stato chiamato dal Nicolas Roeg per comporre la colonna sonora del film A Venezia… un dicembre rosso shocking (1973), classico inquietante del thriller psicologico. La XXXV edizione del Torino Film Festival si presenta con grandi numeri: 134 lungometraggi, 10 mediometraggi e 25 cortometraggi per un totale di 169 film, di cui 40 lungometraggi opere prime e seconde 36 anteprime mondiali, 21 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 59 anteprime italiane. La prima cosa che salta all’occhio è la grandissima e vastissima presenza di film italiani nelle varie sezioni. Quasi una mossa opposta rispetto alla Festa del Cinema di Roma che ha penalizzato nelle scorse settimane il nostro cinema. Torino invece crede negli italiani e punta molto suoi giovani anche, dedicando largo spazio ai cortisti.
GLI IMPERDIBILI
Tra i film da non perdere alcuni consigli e segnalazioni: Blue Kids di Andrea Tagliaferri, già assistente di Matteo Garrone, che porta sul grande schermo una storia morbosa e ingombrante tra fratello e sorella; alla domanda “cosa fecero Malenkov, Kruscev, Molotov, Beria e gli altri stretti collaboratori di Stalin quando, nel 1953, trovarono il dittatore riverso nel suo studio colpito da un infarto?” risponde il film di Armando Iannucci, dal titolo Morto Stalin se ne fa un altro. The White Girl racconta invece il disagio fisico e psicologico grazie all’impegno di Jenny Suen e Christopher Doyle. Amori che non sanno stare al mondo è una nevrotica commedia sentimentale di Francesca Comencini. Gli interrogativi che si pongono i rifugiati prima di salire sugli insicuri barconi vengono mostrati in Balon di Pasquale Scimeca. Casting di Nicolas Wackerbarth rende omaggio a Fassbinder nel centenario della sua nascita con il remake di Le lacrime amare di Petra von Kant. L’arte e la genialità di Alberto Giacometti sono raccontata dal film diretto da Stanley Tucci e presentato alla scorsa Berlinale, sotto il titolo Final Portrait. Tutti film attesissimi e dai grandi temi e riflessioni, ma accanto a questi tre segnano perfettamente la direzione del Torino Film Festival: Dickens – L’uomo che inventò il Natale di Bharat Nalluri; Mary Shelley di Haifaa Al-Mansour; My Life Story di Julien Temple. Una direzione quindi chiara: libertà di visione, di racconto e conoscenza.
I GATTI
Protagonista assoluto del 35esimo Torino Film Festival è il gatto. Un omaggio di Emanuela Martini che si è definita “gattara cinéphile”. La sezione dedicata ai gatti, che presenta 6 film che spaziano dal classico Disneyiano Alice nel paese delle meraviglie a Una strega in paradiso di Richard Quine, passando anche per un thriller gotico ispirato ad una storia di Edgar Allan Poe, si collega idealmente alla mostra attualmente in corso al Museo Nazionale del Cinema intitolata “Bestiale! Animal Film Stars” (inaugurata il 14 giugno, prosegue fino all’8 gennaio). I gatti non sono solo i comprimari delle star protagoniste dei film selezionati, spesso rubano letteralmente la scena agli umani, basti pensare a film come Colazione da Tiffany con una indimenticabile Audrey Hepburn a recitare nei panni del personaggio disegnato da Truman Capote.
– Margherita Bordino
Torino// dal 24 novembre al 2 dicembre 2017
Torino Film Festival . XXXV edizione
Sedi Varie
www.torinofilmfest.org
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